Er còllera mòribbus (19) (ricette e cure…)

 

Er còllera mòribbus  (19) (ricette e cure…)

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di Gioachino Belli

 Er còllera mòribbus 

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  ° Tre sonetti di seguito (19/20/21) dedicati a cure e rimedi -  Era il 1835, ora NOI,  pervasi dal progresso scientifico, possiamo sorridere un po'; eppure,  anche ai nostri giorni navighiamo in una grande incertezza, ci affidiamo a cure non consolidate e confidiamo nella speranza di un vaccino di cui conosciamo ben poco.

Er còllera mòribbus 

19° (ricette e cure… n.d.r.)

  Sapete? er fijjo de Monzú Bboietto  (1)          Sapete? il figlio di Monsieur Boietto
ha scuperto che un po’ de corallina (2)                ha scoperto che un po’ di corallina
è la vera e fficaccia mediscina                             è la vera ed efficace medicina
pe gguarí sto fraggello bbenedetto.                  per guarire da questo flagello benedetto.
             
  Ma gguarda un po’ cchi cce l’avessi detto!      Ma guarda un po’ chi c’è l’avrebbe detto!
Che cquello che cce daveno in cuscina              Che quello che ci davano in cucina
co la pappa coll’ojjo la matina                             con la pappa con l’olio la mattina
fussi bbono da fà ttutto st’affetto!                     fosse buono da fare tutto quest’effetto!
              
     Eh! a ccolazzione n’ho mmaggnata tanta        Eh! a colazione ne ho mangiata tanta
ne le pizzette fritte io da cratura!                        nelle pizzette fritte io da creatura!
E ppe li vermini è una mano santa.                     E per i vermi è una mano santa.
              
     Dunque er collèra è un vermine addrittura.   Dunque il colera è un verme addirittura.
Ebbè ssi mmó sto vermine sciagguanta,               Ebbene se ora questo verme ci agguanta
nun annamo  ppiú un cazzo in zepportura.         non andiamo più un cazzo in sepoltura.


31 agosto 1835

1 Si riferisce ironicamente a Monsieur Boyer fils de Nimes . Farmacista di Marsiglia che aveva inviato a Nimes  una ricetta contro il colera.

2 La ricetta del Boyer, secondo il Diario del Principe Chigi, era la seguente: “1 oncia di corallina (alga marina bianca e rossa)  tenuta in fusione per 24 ore in 4 once d’acqua e passata per un panno, due once di olio di oliva sopraffino, mezza oncia di agro di limone, due cucchiai di zucchero fino, due etti di fior d’arancio”.

Traduzione e note a cura di Maria Luisa Ferrantelli e Francesco Zaffuto

Immagine: alga corallina – da internet

Post inserito il 28/11/20

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