Oltre l’accaduto

Arpa eolica è lieta di presentare
“Oltre l’accaduto”
la nuova raccolta di poesie di Vittorio Stringi

"In copertina l'opera di Ugo Attardi con Ulisse che uccide i Proci liberando la sua casa, ripropone attraverso il mito il tema dell'invasore, della protervia di chi crede di poter abusare di tutto e su tutti. La figura dell'eroe stimola a pensare al tempo odierno e a coloro che dovrebbero essere cacciati dalle sedi del potere, dai partiti e dalle istituzioni nel nostro Paese. La poetica di Vittorio Stringi non si esime dal denunciare con le sue liriche l'insostenibile realtà italiana, corrotta e invivibile, anche per la colpe di una comunità di cittadini che sembra non vogliano essere tali."...
Per chi vuole ordinare il libro il link della pagina della casa editrice, contiene anche la prefazione di Vincenzo Guarracino

Viaggio nel materiale immateriale

Frammenti di luna - raku - 1994 - Ø 40cm

La pittrice Silvana Lunetta nei suoi viaggi pittorici spesso spazia per l’universo e riporta frammenti raccolti tra gli astri che ha visitato

Chagall a Milano

autoritratto di profilo 1914 olio su cartone cm. 33,5X24,8

La mostra di Chagall a Milano è un viaggio nel

La "Madonna del latte" del Bergognone a Legnano

"Madonna del Latte", opera di Ambrogio da Fossano detto Bergognone.
nel Comune di Legnano – nell’ambito dell’iniziativa “Opera in Comune” -  è esposta, fino al 6 gennaio 2015
La "Madonna del latte" risale al 1485 circa, è stata realizzata con la tecnica dell'olio su tavola. L'opera del periodo Rinascimentale Lombardo del Bergognone misura 61x44 cm. e fa parte della collezione dell'Accademia Carrara di Bergamo.

Il quadro sarà a disposizione del pubblico sino a martedì 6 gennaio 2015
Orari: dal lunedì al sabato: 9.00 – 19.00
Domenica e festivi: 10.00 – 13.00 / 15.00 – 19.00
Chiusura Natale e Capodanno

Altre notizie sull’iniziativa del Comune di Legnano sul blog di Stefano

http://sempliciconversazioni.blogspot.it/2014/12/la-madonna-del-latte.html

post inserito il 26/12/ 2014


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BUON NATALE

Arpa eolica augura buon Natale a tutti i visitatori del blog
Immagine - "Natività" quadro del Barocci (Fiori Federico, detto anche Baroccio - Urbino 1528 - 1612) realizzato nel 1597; Olio su tela, 134 x 105 cm. Museo del Prado, Madrid.

 Questa Natività del Barocci è diversa dai tanti quadri che siamo abituati a conoscere sulla natività, non ce stasi ma un grande movimento dell’azione e della luce: la madre illuminata dalla luce (di una lanterna fuori scena) si sta avviando a prendersi cura del bambino con le mani aperte; il padre sta alla porta, sta facendo entrare qualcuno dei pastori, ed indica con la mano verso la culla; il bue è quasi in primo piano ma si nota solo la sua testa e una piccola parte della testa dell’asinello; il bambinello nella sua culla assume una particolare centralità all’interno di una scena in movimento, se ne sta sereno ad osservare, osserva la madre e anche chi è andato a guardare il quadro. La luce della paglia si diffonde in quella capanna e pare formare una leggerissima aureola attorno al volto della madonna.

Comandamenti e interpretazioni



Indubbia arditezza quella di Benigni di cimentarsi in uno spettacolo
imperniato sul  commento ai 10 Comandamenti. Difficilissimo per Benigni è stato sicuramente il primo comandamento, sul quale ogni commento poteva risultare complesso;  su gli altri Benigni é volato meglio mettendo a  nudo le contraddizioni della società moderna, società che ha ancora tanto da imparare dai dieci comandamenti. Su quel comandamento che la Chiesa Cattolica ha trasformato in “non commettere atti impuri”, e che nella versione dell’Esodo letteralmente risulta “non commettere adulterio”,  Benigni è riuscito ad esercitare una satira pungente su quello che è stato l’oscurantismo cattolico in materia di sesso.  Sull’ultimo comandamento “Non desiderare la roba d'altri ….” la spiegazione, a mio avviso, è stata un po’ lacunosa. Benigni ha sposato la tesi interpretativa del non desiderare altro da sé; tesi giustissima ma insufficiente. Occorreva aggiungere che il desiderare per sé un po' di giustizia nella divisione dei beni è sacrosanto, specie se quel prossimo possiede centomila buoi e cinquantamila asini. Riguardo ad interpretazioni dei 10 comandamenti, fatte da artisti, si vuole qui ricordare quella breve e spinosa fatta da Fabrizio De Andrè. (f.z.)

TESTO -   Il Testamento di Tito

Cigni di Giada

Cigni di giada
Poesie
di Marco Boietti
recensione di Dario Francesco Pericolosi
Cigni di giada è un altro gioiello che si aggiunge ai precedenti scritti nell'arco di poco più di un lustro da Marco Boietti. Il libro, piacevole al tatto, raccoglie poesie di breve e media lunghezza intervallate dalle illustrazioni dell'artista Danilo Boietti, di straordinaria musicalità, che comunicano al cuore e alla mente con lingua schietta e comprensibile da tutti. Questo non toglie che le liriche del navigato scrittore-poeta milanese siano comunque ben articolate e richiedano trasporto nella lettura per respirare in pieno le tematiche della vita, il significativo contrasto tra luce e buio, la simbologia del cigno, gli elementi della natura fino all'acqua. Marco, che ho avuto modo di apprezzare durante i reading mensili con il gruppo “I Poeti dell'Ariete”, colora le parole con la giusta dose di magia, come ogni poeta riesce a dare alle proprie composizioni poetiche, segno anche della sua lunga amicizia artistica e intellettuale con Danilo Boietti, pittore molto noto in Italia e all'estero. Cigni di giada non deve mancare nella vostra libreria di casa. Natale si avvicina, quale migliore idea regalare un libro. Cigni di giada è edito da L'arcolaio di Gianfranco Fabbri.


Marco Boietti –  la sua pagina su Arpa eolica

Voi, onesti farabutti

Quando ho comprato questo libro l’ho fatto per la copertina e soprattutto per il titolo. La copertina era molto originale, ma il titolo era per me veritiero: “Voi, onesti farabutti”.  Di quella specie ne avevo conosciuto tanti, proprio tanti: c’erano i ladri che si nascondevano dietro la patina dell’onesta e c’erano gli onesti che condividevano per quieto vivere un sistema marcio.  Questo libro, mi dissi: va letto. Le cento pagine scorrono velocemente e l’autore mi accompagna nel suo racconto con un tono giovanile e confidenziale.  

Natale al cinema con Tempi moderni di Chaplin


Nelle sale cinematografiche dall'8 dicembre e per tutto il mese il film di Charlie Chaplin “Tempi moderni”. Si tratta della copia restaurata dalla Cineteca di Bologna (e contemporaneamente sarà disponibile in dvd).  

Ritrovata la testa del bambino malato

E' stata ritrovata l'opera dello scultore Medardo Rosso rubata alcuni giorni fa dalla Galleria d'Arte Moderna di Roma. La testa in bronzo denominata 'Bambino malato' è stata trovata stamattina (08/12/14)  in un armadietto del museo utilizzato dal pubblico. …..
Meno male. Arpa eolica aveva dato in questo post la cattiva notizia sul furto.

Immagine - Testa di bambino malato di Medardo Rosso dalla pagina del sito Scultura italiana.com dove sono visionabili anche altre opere dell’artista.

Fidelio, un successo alla Scala


Il Fidelio di Beethoven, messo il scena alla Scala di Milano per il giorno di S. Ambrogio, è stato un successo.  Applausi scroscianti per l’esecuzione del Maestro Daniel Barenboim, per interpretazione dei cantanti lirici, e in particolare per l’ottima interpretazione canora della protagonista Anja Kampe. La scelta della regista, Deborah Warner, di ambientare il Fidelio in uno scenario moderno non è stata una forzatura (come per altre opere fatte da altri registi); era congeniale alla stessa opera di Beethoven.

Rubata la testa del bambino malato


Testa di bambino malato di Medardo Rosso dalla pagina del sito Scultura italiana.com dove sono visionabili anche altre opere dell’artista.
Si tratta di una delle più belle opere della scultura italiana ed è stata rubata venerdì 5 dicembre dalla Galleria d’arte moderna di Roma.  I furti ci sono sempre stati e non c’è da meravigliarsi, ma quando si rubano opere di tale valore significa anche che c’è qualcosa che non va nella sorveglianza.  
Speriamo che non vada perduta definitivamente e che non cada nelle mani di qualche maniaco che vuole godersi l’arte come un fatto privato, tutta per sé. L’arte è sempre un dono all’umanità.