Quando ho comprato
questo libro l’ho fatto per la copertina e soprattutto per il titolo. La
copertina era molto originale, ma il titolo era per me veritiero: “Voi, onesti
farabutti”. Di quella specie ne avevo
conosciuto tanti, proprio tanti: c’erano i ladri che si nascondevano dietro la
patina dell’onesta e c’erano gli onesti che condividevano per quieto vivere un
sistema marcio. Questo libro, mi dissi:
va letto. Le cento pagine scorrono velocemente e l’autore mi accompagna nel suo
racconto con un tono giovanile e confidenziale.
Il libro, di Simone Ghelli, nasconde un “banale”
mistero: un amico, che si recava di
solito a bere un goccio a casa di un caro amico, un giorno non venne più. Sul quel mistero nessuna indagine, la vita scorre alla meglio o alla peggio,
dipende dai punti di vista, tutti si accontentano, ma il vecchio nonno non
cessa mai di dire che voleva qualcosa di più giusto, di più bello, qualcosa per
cui ne valesse la pena di vivere. Il desiderio del vecchio si trasmette per una rara alchimia al nipote, il resto del mondo
sembra esente da questo miracolo alchemico, la vita scorre con un lieve e
continuo peggioramento della condizione umana. Nel “banale” mistero, che poi si scioglie,
pare che ci stiamo dentro tutti e non è facile tirarsi fuori, forse ci vuole il
coraggio del vecchio nonno partigiano.
francesco zaffuto
Il
libro: Voi, onesti farabutti – edito
dalla casa editrice Caratteri
mobili si può trovare nelle librerie
o
direttamente dalla casa editrice alla pagina http://www.caratterimobili.it/caratterimobili/?p=2944
o sulla rete
IBS alla pagina
immagine –
copertina libro
Onesti farabutti o anche disonesti inconsapevoli, chissà.
RispondiEliminaViene proprio voglia di leggerlo, quel libro.
Ciao Francesco, grazie per le tue parole.
RispondiEliminaSaluti
Simone G.