Er còllera mòribbus (16) (personalità in grado di fare miracoli…)

 


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Er còllera mòribbus 

16°(personalità in grado di fare miracoli… n.d.r.)

Che bbisoggno sc’è ppoi de scimiteri                          Che bisogno c’è poi di cimiteri
pe sseppellí? Sò ttutt’erba bbettonica, (1)              per seppellire? Sono tutti erba betonica,
oggniquarvorta è aritornato jjeri                              dato che ieri è ritornato
quer Fra Bbennardo che gguarí la monica. (2)       quel Fra Bernardo che guarì la monaca.
              
     Nun zai che llui co la su’ bbrava tonica               Non sai che lui con la sua brava tonaca
se n’è ito a ddí ar Papa che nun speri                     se n’è andato a dire al Papa  che non speri
d’empilli, (3)  e tte j’ha ffatto una canonica           di riempirli,  e gli ha fatto un rimbrotto
perché sse sta a ppijjà  ttanti penzieri?                   perché  si sta a pigliare tanti pensieri?
              
     Lui sce ggiura e spergiura ch’er collèra               Lui ci giura e spergiura che il colera
fin che sta a Rroma lui sc’è ttropp’ostacolo          finché  sta a Roma lui c’è  tropp’ ostacolo
che cc’entri, e l’aspettallo  è una ghimera.           che c’entri, e aspettarlo è una chimera.
              
     E, a la peggio che ssia, su’ riverenza                E, a la peggio che sia, sua riverenza
metterà mmano a un pezzo de miracolo               metterà mano a un pezzo di miracolo
pe ffallo  aritornà vvia de fughenza.                     per farlo  indietreggiare via di fuga.


21 agosto 1835

1 – Erba betonica – pianta officinale a cui si attribuivano tanti poteri curativi, ma poi risultata non efficace.

2 – Questo sonetto è ben diverso dagli altri. Il poeta  riferisce di un presunto miracolo di questo tal Fra Bernardo.  E la nota che viene riportata da tutte le antiche edizioni e poi ripetuta nelle edizioni successive  è forse dello stesso G. Belli, poiché il Belli aveva una sorella Flaminia che si fece suora nel 1827, e per il modo conclusivo autoironico della nota stessa. Ecco la nota:   La monaca, che si disse da lui miracolosamente guarita da una cronica e mortale afagia, mercé l’ingollamento di un bicchier d’acqua con un pezzo di pane ivi immerso, fu suor Maria Beatrice di S. Carlo Borromeo delle perpetue adoratrici del Sacramento, già al secolo Flaminia Belli e sorella di un G. G. Belli che s’impaccia di scriver versi italiani ad un tempo stesso e non italiani.

3 Non speri di riempire i cimiteri.

Traduzione e note a cura di Maria Luisa Ferrantelli e Francesco Zaffuto

Immagine da internet: erba betonica

Post 24/11/20

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