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Poemetto di Gioachino Belli
Er
còllera mòribbus
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Er còllera mòribbus
18° (e la baraonda delle notizie… n.d.r.)
E cquello che ddisceva
Titta Papi,(1) E
quello che diceva Giambattista Papi,
ch’er collèra ha ppavura a annà ppe mmare? che il colera ha paura ad andare per
mare?
Sentirete che bbuggera, compare, Sentirete che
stupidità, compare,
e ssi cc’è da fidasse de sti ssciapi! e se c’è da fidarsi di questi
imbecilli!
Io mó er collèra a Pponte Quattro-capi (2) Io ora il colera a Ponte Quatto-capi
ho inteso da un zorgente militare ho
sentito da un sergente militare
che ggià ha ffatto mortissime caggnare che ha
già fatto moltissime disgrazie
ggnente meno c’all’isola de Crapi. niente meno che all’isola di Capri.
Dunque lui p’er marittimo sce viaggia: Dunque lui per mare ci viaggia:
perch’io credo c’all’isole navale perché io credo che all’isola navale
a un dipresso sce s’entri da la spiaggia. più o me ci si entri dalla spiaggia.
Come poi viè cquer zervitore ingrese Appena poi viene quel servitore inglese
je vojjo dí ssi un’isola è un locale gli voglio domandare se
un’isola è un locale
che sse pòzzi isolà ccome un paese. che si possa isolare come un
paese.
31 agosto 1835
1 Forse un giornalista dell’epoca.
2 Ponte che dal rione S. Angelo porta all’Isola Tiberina (va una nota del Belli - nome venutogli per via degli ermi di Giano quadrifronte ivi collocati).
Traduzione e note a cura di Maria Luisa Ferrantelli e Francesco Zaffuto
Immagine: una vecchia foto del Ponte Quattro Capi da Internet.
Post inserito il 27/11/20
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