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di Gioachino
Belli
Er
còllera mòribbus
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Er còllera mòribbus
26° (epidemia e teatri … n.d.r.)
Inibbí le
commedie?! E in che maggnera
Inibire le commedie?! E in che maniera
v’immagginate sta lèggiaccia infame? V’immaginata questa leggiaccia
infame?
Tanto bbene, sor faccia de tigame, Sicuramente, signor faccia
di tegame,
s’opre er teatro, e sta notizzia è vvera. s’apre il teatro, e questa
notizia è vera.
Un povero garzon de falegname Un povero garzone di falegname
che ciabbusca du’ pavoli pe ssera, che guadagna due paoli per
sera,
pe nnun morí ddomani de collèra per non morire domani di
colera
s’averebbe oggi da morí de fame? dovrebbe oggi morire di
fame?
Nun ve pòzzo negà cc’ar zor Paterno (1) Non vi posso negare che al sig. Paterni
je fa er culo un tantin de lippe-lappe, il culo un tantino gli balla,
io però ddico che cce vince un terno. io però dico che ci vince un
terno.
Perché, famo er collèra che vvienisse, Perché facciamo che il colera venisse,
co ttutta la pavura in ne le chiappe con tutta la paura nelle
chiappe
chi rresta vivo vorà ddivertisse. chi resta vivo vorrà
divertirsi.
30 agosto 1835
1 Giovanni Paterni, impresario dell’opera.
Traduzione e note a cura di Maria Luisa Ferrantelli e Francesco Zaffuto
Immagine da internet –il teatro Valle di Roma, immagine del 2018 dopo restauro , Paterni ne era direttore nel 1835. Per notizie storiche http://www.sidm.it/COndiVIDiamo/antolini.pdf
Post inserito il 2/12/20
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