Marì
vola nella rarefatta atmosfera
come
un grande balinese colorato aquilone
portato
da un incredulo piccolo bambino
incontra
il maestoso condor andino
mentre
si erge sopra le nuvole
poi
si inoltra negli spazi siderali
tra
le scie delle sette comete
si
intinge di vita cosmica
per
riportarla al nostro pianeta
sfiora
le lune di Giove rasenta i vulcani di Venere
tocca
gli asteroidi
capta
come un’antenna
i
messaggi degli esseri sconosciuti
e
li irradia nell’oceano fragoroso
sull’erba
turchese e smeraldina
della
nostra madre terra
Pino Canta apre così il libro di poesie dedicato alla sua donna e
intitolato Marì vola.
Marì non solo vola, ma dorme, nuota, odora, osserva, raccoglie, canta, danza,
suona, mangia, riposa, accarezza, siede, cammina, ascolta, guarda, disegna,
salta, si veste, cavalca, spruzza, assaggia, soffia, diffonde, è in groppa,
sbuccia, ancora osserva e ancora canta, tocca, avvolge. E’ come se tornata da
quel volo riuscisse a impregnare di doni tutta la terra e diventa terra lei
stessa; una terra materica dove ogni cosa vivente porta la sua interiore
bellezza, anche gli insetti sono come dotati di questa bellezza.
Marì fa
gesti quotidiani come sbucciare un’arancia, addormentarsi su un prato,
raccogliere spighe, e ma è anche la natura stessa che salta nella bocca del
vulcano e ne esce “annerita e bruciata dallo zolfo/ e inonda la campagna
circostante … porta il colore delle vampe…”.
Nella
seconda parte del libro il poeta narratore retrocede a bambino, fa un viaggio
con la sua donna che è diventata bambina, il suo linguaggio diventa infantile e
pieno di meraviglia.
In questa
raccolta le singole poesie si snodano come in un solo poema, e ci fanno fare un
viaggio nel femminile e nella natura della terra. Il verso a tratti si eleva
verso un lirismo classico e a volte si spezza in un tono jazz improvviso, che
pare riportarci alla materia più cruda. Ma il tono complessivo di questa
raccolta di Pino Canta è lontano dalla dissonanza ricercata nel poemetto
“Inseguono Cesare”; la dissonanza qui non spezza l’insieme armonico, e ne
diventa parte integrante.
30/05/12
francesco zaffuto
Il libro
è stato presentato sabato 9 giugno 2012 presso la sala della Gilda degli
Insegnanti di Milano da: Ada Negroni, Giuseppe Di Calogero, Francesco Zaffuto,
con l’intervento dello stesso l’autore.
QUI IL VIDEO DELLA PRESENTAZIONE
http://www.youtube.com/watch?v=y43t2VdekNU&feature=player_embedded
QUI IL VIDEO DELLA PRESENTAZIONE
http://www.youtube.com/watch?v=y43t2VdekNU&feature=player_embedded
Il libro può essere
richiesto nelle librerie o alla rete IBS a questo link
Torna all’ Home page