Il 21
ottobre ‘12, al Teatro Regina Margherita di Caltanissetta, è stato consegnato
il “marranzano d’argento” allo scrittore Enzo Russo, al poeta Vittorio Stringi,
e al saggista Gaetano Vicari.
Sono intervenuti alla serata gli autori premiati, il Sindaco della città, autorità locali, il direttore della rassegna letteraria Mario Grasso, fondatore del riconoscimento “marranzano d’argento”, e un nutrito pubblico.
Sono intervenuti alla serata gli autori premiati, il Sindaco della città, autorità locali, il direttore della rassegna letteraria Mario Grasso, fondatore del riconoscimento “marranzano d’argento”, e un nutrito pubblico.
La
rassegna letteraria LUNARIO NUOVO, promotrice del riconoscimento del marranzano
d’argento dal 1972, ha voluto inserire queste nuove voci nei suoi annali
insieme a quelle di Buttitta, Consolo, Sciascia, Pantaleone ed altri autori …
che hanno riportato l’eco della Sicilia nel mondo.
Mi
soffermo in questo post sul poeta Vittorio Stringi poiché questo blog ha
presentato le sue ultime opere con i post: L'umano sopra l'erba
e L’apparire
dell’invisibile
Vittorio
Stringi è stato vicino e lontano dalla Sicilia, vicino negli anni del suo
impegno politico e lontano negli anni di una lunga emigrazione, eppure la sua
voce si è sentita nell’aria come un marranzano che vibra e che tenta di
indicare la via, nostalgicamente e profondamente …
In
quella piccola città, chiamata Caltanissetta, che una volta San Michele
salvò dalla peste ed ora sta sempre in bilico tra il perdersi nella
miseria o in un sogno, il riconoscimento a Vittorio Stringi suona come una
possibile speranza.
Ciao
Vittorio,
e che
questo marranzano
possa
cantare a lungo
nella
luce delle colline di Sicilia
gialle e
verdi e poi di nuovo gialle
per
amore del sole
(dal tuo
amico francesco zaffuto)
Il percorso
poetico di Vittorio Stringi, per le pubblicazioni, è iniziato nel 1988
con “La tua voce antica” e
proseguito nelle raccolte: Al di là delle mura (1990), Arché (1994), Ordalie
(1995), Isole (1998), Il tempo senza parole (2000), I giorni dell’uomo (2002),
Voci nascoste e canti (2008). Le ultime raccolte sono L'umano sopra l'erba
e L’apparire
dell’invisibile
Lascio a chi sta visitando
questo blog la voce di Vittorio Stringi con una sua poesia
Prendono il cielo
Sono
nel mio deserto,
nei grandi
silenzi, senza
stridori di passi e
con lune che
prendono il cielo
nelle notti
simili a giorni
capovolti
sulle cime d’argento
degli ulivi.
nel mio deserto,
nei grandi
silenzi, senza
stridori di passi e
con lune che
prendono il cielo
nelle notti
simili a giorni
capovolti
sulle cime d’argento
degli ulivi.
Camminando
si volge lo sguardo
altrove
come se non
ci fosse nessuno
tra i filari,
di mura ferrati e
di rumori.
si volge lo sguardo
altrove
come se non
ci fosse nessuno
tra i filari,
di mura ferrati e
di rumori.
Fanno specchio
le vetrate,
le luci sporche,
eco di miraggi
che immagino
allungando il passo.
le vetrate,
le luci sporche,
eco di miraggi
che immagino
allungando il passo.
Immagine di
repertorio del restaurato Teatro Regina Margherita di Caltanissetta – dal
sito
http://www.ctrs.it/archives/teatri/teatro-margherita-di-caltanissetta
in sito del poeta Vittorio Stringi http://www.vittoriostringi.it/
in sito del poeta Vittorio Stringi http://www.vittoriostringi.it/
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