dopo l’attimo .....................
intermezzo
l’oscurità ha piattaforme di ruggine
avvolgimenti di strutture tubolari
veneri dai notturni inoperosi
dal crepitio di strati di rogna
che si distaccano dall’epidermide
di un ridicolo fantoccio barocco
verniciato di sofferenza
.................... attimo
Inizia così la lunga costruzione
poetica di Pino Canta intitolata “Inseguono Cesare”. Forse un popolo; forse
solo un insieme di morti viventi che percorrono strade divelte, si arrampicano
su tubi, corrono e fanno piroette, osannano al Cesare salvatore; e Cesare
dispiega la sua immagine come promessa di riscatto per un popolo succube e
arrugginito. Il libro è stato pubblicato nel 2006; è facile far coincidere
Cesare con il personaggio politico più in voga in Italia in quel momento; forse
oggi, a sei anni di distanza, pare che l’ultimo Cesare sia caduto in disgrazia,
eppure il popolo italiano sta sempre all’inseguimento di una figura guida a cui
delegare tutto il futuro per potere continuare nel presente a vivere nel sonno.
Il libro di Pino Canta, oltre alla
lunga costruzione poetica dal titolo “Inseguono Cesare”, contiene diverse
“altre poesie” dove emerge forte il tema dell’esistenza quotidiana degli
emarginati.
Il libro è
edito da Edizioni Clandestine – Marina di Massa – Per la rete IBS consultare la
pagina.