Le disavventure dell’arte gratuita


Salvatore Salamone, “La battaglia di Legnano, Il trionfo della morte”  colori acrilici su tavola, m. 4,50 di base, realizzato nel 1979, per la Caserma Montelungo in Bergamo

Il mio amico pittore Salvatore Salamone (detto Turi) si chiedeva che fine avesse fatto il suo pannello dipinto tanti anni fa, durante il suo servizio militare,  gratuitamente per la caserma di Montelungo in Bergamo.

Mandela e la poesia

I 5 dicembre ‘13 Nelson Mandela ha lasciato questo mondo. Nel '900,  secolo contraddittorio e spesso buio,  Mandela è stata una luce di libertà, coraggio e rispetto per la dignità umana

 Mandela diceva che la poesia  ci può essere di aiuto  come un mantra da ripetere nei momenti più difficili della vita.

Etna, eruzione 16 17 novembre 2013

 … noi restiamo stupidamente vecchi
mentre il magma della terra ribolle

assesta colline e monti



Arpa eolica vi invita a percorrere questo itinerario nel vulcano Etna - realizzato da Turi Caggegi  (si consiglia la visione a schermo intero e con il sonoro )
servizio inserito alla pagina di youtube
https://www.youtube.com/watch?v=q6Mm1SsQk20


viaggi oltre le parole

Sul suo blog e su google+,  spesso Alberto Cane inserisce delle foto che riescono a viaggiare oltre le parole, spesso è quella grigia Milano che ci appare in tutta la sua bellezza

Qui il  duomo è accarezzato dall’arcobaleno


Qui il tanto discusso dito di Cattelan che discute con il cielo


Ma è la Milano dei milanesi che spesso troviamo nelle foto di Alberto,


con il rumore delle manifestazioni
O
con il borbottare di particolari dazebao


Una Milano che tanti writer vogliono colorare con grazia e gentilezza

itinerario oltre il virtuale

in questo mondo labile che viaggia su internet è possibile un incontro che va oltre il virtuale
qui una prova


MILANO, CITTA' SEGRETA

Post di Ambra

Basilica di Sant'Eustorgio
 “Ci sono città di evidente bellezza che si danno a tutti,
e altre segrete, che amano essere scoperte”
Carlo Castellaneta, Nostalgia di Milano

All'insegna di questa citazione, siamo andati, prima di mattino e poi di pomeriggio a scoprire la città del nostro ottavo incontro.
Chi lo dice che a Milano tutti corrono incessantemente e nessuno si dedica ad oziose e divertenti passeggiate?
E' invece proprio quello in cui si è cimentata una buona parte dei blogger convenuti a Milano per un incontro fatto di nuove conoscenze, simpatia, allegria e scambi di affetto e buonumore.

Complice un tempo più che clemente che ci ha regalato anche degli sprazzi di sole, alle 11:00 un gruppetto di una decina di blogger ha iniziato il percorso, se non di vita, almeno di piacere, lasciandosi alle spalle il Duomo per dirigersi verso il Teatro alla Scala fino al Castello Sforzesco.
Nel frattempo, tra chiacchiere, soste e fotografie degli angoli più suggestivi, era già arrivata ora di pranzo. Di nuovo a piedi (quasi tutti i componenti) dal Castello, lungo tutta via Camperio per oltrepassare il Palazzo Mezzanotte già sede della Borsa Valori.
Qualche chilometro più in là lungo

memoria della Milano Perduta

Questo itinerario nella memoria della Milano perduta è stato realizzato
 da Ambra Borganti del Bono per il blog  http://senecamilano.blogspot.it/
Arpa eolica ringrazia l’autrice che ci ha permesso di ripresentarlo in questo blog. 

Post di Ambra
L'idea del post mi è nata da una mail inviatami da Liz e se l'ho raccolta non è tanto per nostalgia di un tempo e di un mondo ormai finiti, che non ho nemmeno conosciuto, quanto per la sensazione di un salto senza precedenti che in un secolo ha spazzato via cultura, ambienti, abitudini e personaggi.

Artaud – conclusioni

Con questo post si conclude l’inserimento su Arpa eolica del saggio su Antonin Artaud di Federico Zaffuto – tutto il piano dell’opera su


(dipinto di A. Artaud)

Per farla finita con il giudizio di Dio
PHONÉ, LOGOS E RADIO

Nella ricerca di questa oralità, che a questo punto potremmo definire tribale, un
medium tecnologico quale la radio può portarci a recuperare quella «parola parlata»
che l’alfabeto fonetico ha trasformato in un «codice meramente visivo» (143).

Ennio Flaiano: Tempo di uccidere


Recensione di Giuseppe Mucciante

Siamo nel 1947, l'Europa uscita dalla guerra comincia una lenta e difficile ricostruzione. L'Italia riscopre la democrazia dopo venti anni di regime totalitario. La prima assemblea eletta democraticamente sta scrivendo i principi della nuova Costituzione con faticosi compromessi tra l'area democristiana, uscita vincitrice dalle prime elezioni libere e quella di sinistra che vorrebbe dare più voce agli ideali di progresso sociale espressi dalla Resistenza.

Artaud – Per farla finita con il giudizio di Dio

Con questo post continua l’inserimento su Arpa eolica del saggio su Antonin Artaud di Federico Zaffuto – tutto il piano dell’opera su


(dipinto di A. Artaud)

Per farla finita con il giudizio di Dio
LA VOCE
Abbiamo potuto vedere quanto l’esito al quale Artaud era arrivato con la produzione
dei suoi disegni fosse in linea con le sue riflessioni più giovanili sull’arte pittorica e
con le istanze di rinnovamento del teatro. Si trattava di mettere in discussione la
realtà sin nelle sue fondamenta più profonde, sino a quella scissione del
soggetto/oggetto che veniva rimessa in discussione nei disegni dell’ultimo periodo.

una mostra e una poesia

Cavaliere umanità tempo, civiltà affresco graffito Atemporale – cm: 50×100 – 2008
la poesia di Pino Canta dedicata 
A Gianfranco Testagrossa  artista di mare di terra e di nebbia

ARTAUD – IL CORPO SENZA ORGANI

Con questo post continua l’inserimento su Arpa eolica del saggio su Antonin Artaud di Federico Zaffuto – tutto il piano dell’opera su
ANTONIN ARTAUD: LA DISSOLUZIONE DELLE FORME E LA produzione del mondo


 DISSOLVERE L’ANATOMIA: IL CORPO SENZA ORGANI E IL GIUDIZIO DI DIO 
 La missione che l’arte ha di creare mondi non investe soltanto il problema della
rappresentabilità dell’oggetto ma anche quello che riguarda la struttura corporea
dell’uomo. Se questo avviene nella pittura già a livello della percezione, è ancora più
specificatamente grazie al teatro e al suo utilizzo dei diversi linguaggi deputati a
differenti organi di senso che si può realizzare tale scopo.

Oldani al Ponte delle Gabelle

L’Associazione La Conta si fece promotrice il 21 ottobre 2013 di una serata con il poeta GUIDO OLDANI, 
al CAM Ponte delle Gabelle, in via San Marco, 45 a Milano.
Qui alcune note biografiche inviate ad Arpa eolica dall'Associazione la Conta su Guido Oldani

Giandante X

Giandante - Dante Pescò - Paesaggio infuocato 1965 - cm. 35x50

HOMELESS IN AMERICA

L’Associazione La Conta
Vi invita a  partecipare alla Serata di poesia
 "HOMELESS IN AMERICA" con PAUL POLANSKY, 

ARTAUD – ALLA RICERCA DI UN LINGUAGGIO

Con questo post continua l’inserimento su Arpa eolica del saggio su Antonin Artaud di Federico Zaffuto – tutto il piano dell’opera su

(una nota foto di Artaud)

ALLA RICERCA DI UN LINGUAGGIO 
Il viaggio in Messico ha così costituito l’occasione per entrare in contatto con una
cultura che in qualche modo potesse fornire una prova della non arbitrarietà delle
ricerche sul linguaggio e sui segni che Artuad da tempo andava facendo. Rimane
però il dubbio se il teatro possa o meno percorrere un terreno così arduo e
apparentemente così astratto. Vi sono casi concreti di un teatro che possa essere
preso come esempio in tal senso?

LA SIMPATICA GIOVINETTA

LA SINPATICA GIOVINETTAAlice Munro

LA SIMPATICA “GIOVINETTA” ALICE MUNRO HA VINTO IL NOBEL PER LA LETTERATURA 2013 E’ la maestra del racconto contemporaneo La Munro è nata in Canada a Wingham, il 10 luglio del 1931. Insignita per tre volte del premio Govern General’s Award, il più importante premio letterario canadese. 

Un saluto ai nuovi blog di poesia

Il poeta Calogero Di Giuseppe, ha costruito un nuovo blog di poesia dove ha inserito molte delle sue opere


Il link del nuovo blog è

Un altro nuovo ingresso in rete è quello del poeta  Pino Canta con
il suo nuovo sito che accoglie le sue poesie e le foto delle sue sculture e pitture.



Ecco il link


Arpa eolica saluta questi due nuovi ingressi in rete e invita a visitarli.



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ARTAUD – IL TEATRO E IL RITO

Con questo post continua l’inserimento su Arpa eolica del saggio su Antonin Artaud di Federico Zaffuto – tutto il piano dell’opera su

Artaud - autoritratto

DISSOLVERE LE FORME: IL TEATRO E IL RITO 
Nel capitolo precedente abbiamo potuto vedere come, secondo Artaud, l’arte possa
essere considerata uno strumento per poter scomporre e dissezionare la realtà e
quanto ciò costituisca l’opportunità per trovare un percorso attraverso cui ricreare la
vita: questo arriva ad essere la missione, se non addirittura la motivazione stessa
dell’arte.

di nome Francesco


 (San Francesco – particolare del volto nel dipinto di Cimabue)

Oggi, 4 ottobre 2013, ricorre l’anniversario della morte di San Francesco in un anno un po’ particolare: il Papa della Chiesa cattolica si è voluto chiamare Francesco e vuole riprendere il suo messaggio come elemento centrale della Chiesa.

ARTAUD E IL CINEMA

Con questo quarto post continua l’inserimento su Arpa eolica del saggio su Antonin Artaud di Federico Zaffuto – tutto il piano dell’opera su


Atraud - attore nel film La passion de Jeanne d'Arc di   Carl Theodor Dreyer

ARTAUD E IL CINEMA
Che si tratti del dramma della prospettiva di Paolo Uccello, o di quello della linea di
Masson, o dell’onirismo nella pittura di un Balthus o di un de Bosschère,  o ancora
dell’umorismo nella pittura fiamminga, tutti questi aspetti hanno di mira un obiettivo
preciso, ovvero la disgregazione e riorganizzazione della modalità con cui l’uomo
costituisce il mondo. Ma non è solo l’arte figurativa a presentare queste
caratteristiche; riguardo all’onirismo e all’umorismo, ad esempio, il cinema per
Artaud offre ulteriori elementi.

ARTAUD E L’ARTE FIGURATIVA

Con questo terzo post continua l’inserimento su Arpa eolica del saggio su Antonin Artaud di Federico Zaffuto – tutto il piano dell’opera su

Van Gogh - autoritratto con la benda

ARTAU E L’ARTE FIGURATIVA
Come abbiamo visto, con i disegni dell’ultimo periodo di Artaud  (… pour assassiner la magie ) assistiamo a una vera e propria messa in scena della disgregazione del sistema rappresentativo delle arti fin nelle sue fondamenta. Di conseguenza bisogna chiedersi se in generale per Artaud la pittura sia destinata a vedere delusa ogni possibilità di espressione.

FROM THE REPUBLIC OF CONSCIENCE

Seamus Heaney ha lasciato la poesia e la terra poco tempo fa, il 30 agosto 2013.  Per ricordarlo Arpa eolica inserisce in questo post il poema  FROM THE REPUBLIC OF CONSCIENCE (dalla repubblica della coscienza), poema scritto da Heaney per Amnesty International  e reperibile sul sito Amnesty alla pagina
Heaney ci porta nella repubblica dei diritti umani, dove se abbandoniamo le nostre nebbie e paure possiamo incontrare noi stessi uguali cittadini del mondo.

 La traduzione in italiano che segue è di  Federico Zaffuto

FROM THE REPUBLIC OF CONSCIENCE

... la via delle icone un secondo incontro


Dopo la Mostra tenuta a Rivolta D’Adda dell’Aprile 2013 Mostra di Icone
invita a un nuovo appuntamento
a
CASSANO D’ADDA
Palazzo BERVA
Dal 13 settembre al 19 settembre

apri   la locandina


post inserito 11/09/2013


Visita la sezione Arpa eolica  ARTE  sezione Arpa eolica   MOSTRE    
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… pour assassiner la magie

Con questo secondo post continua l’inserimento su Arpa eolica del saggio su Antonin Artaud di Federico Zaffuto – tutto il piano dell’opera su

(da 50 dessins pour assassiner la magie - A. Artaud - edizioni Gallimard Parigi)


IL PROBLEMA DELLA RAPPRESENTAZIONE NEI DISEGNI DI ARTAUD

Il 4 marzo 1948 Antonin Artaud veniva trovato morto ai piedi del suo letto, moriva
lasciando così incompiuta una delle sue più enigmatiche opere a cui aveva iniziato a
lavorare il 30 gennaio dello stesso anno, ovvero i 50 dessins pour assassiner la
magie.

saggio su Antonin Artaud

Con questo primo post inizia l’inserimento su Arpa eolica del saggio su Antonin Artaud di Federico Zaffuto – tutto il piano dell’opera su

Immagine – Autoritratto con coltello – Pagina di quaderno Ivry-Paris, marzo 1947

INTRODUZIONE
Il nome di Antonin Artaud è indissolubilmente legato al teatro, quando si parla di
Artaud viene subito in mente il teatro della crudeltà e il suo tentativo di
rinnovamento di questa arte. Il suo testo più famoso nel quale sono raccolti i più
importanti saggi sul tema, ovvero Il teatro e il suo doppio, risulta però spesso di
difficile intelligibilità se non viene inserito in una visione più complessiva e globale
che egli aveva dell’arte e della vita. Questa difficoltà ha portato e continua a portare
ad interpretazioni alquanto sommarie e in alcuni casi arbitrarie soprattutto da parte
dei registi teatrali.

LA FIGLIA


Clara Usón  - La figlia edizioni Sellerio
Nelle librerie
Per la presentazione di questo libro Arpa eolica fa riferimento al post di Matteo Tassinari inserito sul blog Notti notturne – si  ringrazia l’autore per il permesso di utilizzare  parte del suo post
Piangerai innocente le colpe del padre

CREPAX e MILANO


Fino al 15 settembre 2013 è ancora possibile visitare gratuitamente la mostra dedicata a GUIDO CREPAX
con le 90 tavole originali del fumetto di Valentina
Al Palazzo Reale di Milano
Promossa dal Comune di Milano – Cultura e prodotta da Palazzo Reale e Archivio Crepax, che ha curato interamente il progetto. La personale offre una panoramica della poliedrica attività di Crepax non soltanto come fumettista, ma anche come illustratore di libri, giornali, copertine di dischi, designer pubblicitario, scenografo di teatro, designer per oggetti di largo consumo e creatore di giochi in ambito familiare …
Orari: 
lunedì dalle 14.30 alle 19.30;
martedì, mercoledì e venerdì dalle 9.30 alle 19.30;
giovedì e sabato dalle 9.30 alle 22.30.
Ultimo ingresso mezz’ora prima della chiusura



Modigliani – Soutine e gli artisti maledetti


Elvire con colletto bianco - Modigliani - 1917 o 1918 - olio su tela - cm. 92x65

Per chi resta a Milano e per chi ci si trova a passare in questo scorcio d’estate vale la pena di visitare la mostra al Palazzo Reale
Modigliani – Soutine e gli artisti maledetti

“Giorni di neve, giorni di sole”

«I desaparecidos sono lì presenti per reclamare che la coscienza, i valori e la dignità del popolo non desiderano l’impunità né l’oblio. Patricia e Ambrosio e tutti coloro che hanno dato la vita per la libertà rimangono nella memoria e nella resistenza.»   Adolfo Perez Esquivel

“Giorni di neve, giorni di sole” – di Fabrizio e Nicola Valsecchi - Casa editrice MARNA - prefazione di Adolfo Perez Esquivel, Premio Nobel per la Pace 1980 “per la sua attività a favore dei poveri e dei non violenti” -  postfazione di Gianni Tognoni, Segretario Generale del Tribunale Permanente dei Popoli.

Nota degli autori:  Fabrizio e Nicola Valsecchi

Grecia, lacrime e commozione all'ultimo concerto



ALTRO LINK UTILE

QUANDO ECONOMIA E POLITICA RIDUCONO IN CENERE LA CULTURA
ANCHE LA MUSICA SCOMPARE
L'ultimo concerto dell'orchestra sinfonica nazionale greca che chiude per mancanza di soldi dopo 75 anni. L'esibizione, seguita in piazza da decine di migliaia di persone, si e' tenuta (il 16 giugno) nella sede della Tv di Stato Ert, chiusa anch'essa a causa della crisi per decisione di Antonio Samaras. 
post inserito il 17/06/13

Quando la poesia si fa musica

 La leggenda narra che Omero nel cantare per strada i suoi versi si accompagnasse con la lira,  la poesia antica era in qualche modo vicina alla musica; sono rari i grandi poeti moderni che hanno avuto il dono di accompagnare i propri versi con la musica, nella rarità brilla Fabrizio De Andrè. 
 Arpa eolica, voleva rendere omaggio a questo poeta, ed ha chiesto a Matteo Tassinari, che l'ha conosciuto ed amato,  il permesso di duplicare un suo articolo apparso in febbraio (2013) sul suo blog. 


Il Barone Munchausen gallurese

di Matteo Tassinari

L'aducazzione


Accade in Roma lì 12 giugno 2013
  53 anni, era in auto con il figlio di 18 anni quando è scoppiata una lite per motivi di viabilità tra i due e un 31enne al volante di un'altra macchina.  Dopo la lite, padre e figlio si erano allontanati, tornando a casa. Poi il 53 enne  è sceso di nuovo con il figlio e in strada ritrova il 31 enne, ritornano a litigare, il 31 enne ferisce al volto il 18 enne con un coltello.  A quel punto il padre del ragazzo, armato di pistola, non ha esitato a vendicare il ferimento del figlio: ha sparato contro il 31 enne, che nel frattempo si stava allontanando. Il proiettile ha colpito il 31enne alla nuca, finito in terra esanime.
  In poco tempo sono arrivati sul posto le forze dell'ordine e gli operatori del 118. Ma l'ambulanza è stata presa d'assalto dai parenti del 31 enne ucciso  con una sassaiola: non volevano che il 18enne, figlio dell'uomo che aveva sparato, venisse soccorso. Il ragazzo era a terra e i sanitari tentavano di avvicinarsi e la furia della folla si è scatenata su di loro. Sono stati picchiati in tre, uno di loro ha la spalla rotta.  Per continuare a leggere la notizia  ….
Ma cosa cova nei nostri nervi e come un’educazione non ha saputo frenarci?
Ma quale è stata la corretta educazione?
Qui il sonetto di Belli su un certo modo di dare l’educazione nel 1830 che pare non sia cambiato …

L'aducazzione

Fijjo, nun ribbartà mai Tata tua: 
abbada a tté, nun te fà mmette sotto. 
Si quarchiduno te viè a ddà un cazzotto,
lì ccallo callo tu dàjjene dua.
    
     Si ppoi quarcantro porcaccio da ua 
te ce facessi un po’ de predicotto,
dije: «De ste raggione io me ne fotto;
iggnuno penzi a li fattacci sua».
       
     Quanno giuchi un bucale a mmora, o a boccia, 
bevi fijo; e a sta gente buggiarona
nu gnene fà restà  manco una goccia.
       
     D’esse cristiano è ppuro  cosa bbona:
pe’ questo hai da portà ssempre in zaccoccia
er cortello arrotato e la corona.

Roma, 14 settembre 1830

Note di traduzione: Figlio non rinnegare mai tuo padre:

bada a te e non ti fare mettere sotto.
Se qualcuno ti viene a dare un pugno
tu subito dagliene  due.
Se poi qualche altro porco da uva
Ti viene a fare un po’  di prediche
digli “di queste ragioni io me ne fotto;
ognuno pensi ai fattacci suoi”.
Quando giochi a boccale o a morra (antichi giochi di osteria dove le regole spesso prevedevano di lasciare gli alti senza poter bere)
bevi figlio; e a sta gente bugiarda
non gliene fare restare manco una goccia.
D’essere cristiano è pure una buona cosa:
per questo devi portare sempre nella saccoccia
il coltello affilato e la corona del rosario.

I princìpi  educativi messi in bocca a un popolano, per meglio esprimerne la sostanziale brutalità e volgarità, non sono altro che i correnti valori , espressi forse più ipocritamente, che dovrebbero caratterizzare un” vero uomo”: farsi rispettare, rispondere alle offese, non accettare lezioni da nessuno,curare i propri interessi a discapito degli altri; una “virilità” insomma, presente in tutte le classi sociali e in tutti i tempi. Il sarcasmo del riferimento finale alla bontà d’essere cristiano  sta a sottintendere quanto il cristianesimo, con i suoi princìpi totalmente capovolti  di mitezza, perdono, porgere l’altra guancia, amare il nemico, amare il prossimo,  non sia riuscito minimamente a scalfire nei secoli una morale che addirittura esalta la vendetta, l’egoismo e l’arroganza; ma l’ironia maggiore consiste nella totale dissociazione, assai diffusa, di chi si considera malgrado tutto totalmente  cristiano, riducendo la sua fede  a delle formalità rituali,come il portare il rosario in tasca, senza però  mai abbandonare il coltello,accostamento che simboleggia con  potente sintesi l’ incoerenza dominante.  

(commenti e note a cura di Maria Luisa Ferrantelli e Francesco Zaffuto)
Per le altre poesie del Belli vai alla pagina monumento sotterraneo


Immagine – una lite –  di Bartolomeo Pinelli

post inserito il 15/06/13


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