Visualizzazione post con etichetta Canta Pino. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Canta Pino. Mostra tutti i post

Un saluto al poeta Stefano Vilardo

 

Apprendiamo della morte del poeta 

Stefano Vilardo

https://www.seguonews.it/la-scomparsa-dello-scrittore-stefano-vilardo-il-cordoglio-del-sindaco-di-delia-siamo-addolorati

Per ricordarlo ripubblichiamo un post di Arpa eolica del 2013;  con la poesia che gli aveva dedicato Pino Canta e con alcuni brani della sua opera “Tutti dicono Germania Germania"

MIGRANO e LA SPERANZA PER MORIRE



Migrano

Migrano gli uccelli
Perdendosi nel cielo

Migrano le stelle
Perdendosi nel vuoto

Migrano le genti
Perdendosi nel niente

Migra l’universo
Perdendosi in me
Che sono niente

Pino Canta 


in simbiosi con la poesia di Pino Canta il poeta Calogero Di Giuseppe ha scritto i versi che seguono




LA SPERANZA PER MORIRE

Barcollano sulla sabbia ardente
Verso la Speranza… scheletri futuri
Un rotolo di soldi accumulato
Tra macerie umane e sociali,
Per darlo ai Caronte
Ora su zattere inumane

Come sarde al sole… seccano
Cullandosi tra la luce azzurra
Col riflesso della incerta Morte.
Sotto aspettano famelici piragna
Come quelli in superficie umani
Per annullare ogni parvenza umana.
E Pino canta la rabbia d’ogni uomo
Che tale più non è!

Calogero Di Giuseppe 31 Marzo 2013


immagine “barca di migranti” © Antonio Pilato suhttp://pilatoweb.altervista.org/home.htm


Torna all’ Home page

una mostra e una poesia

Cavaliere umanità tempo, civiltà affresco graffito Atemporale – cm: 50×100 – 2008
la poesia di Pino Canta dedicata 
A Gianfranco Testagrossa  artista di mare di terra e di nebbia

Un saluto ai nuovi blog di poesia

Il poeta Calogero Di Giuseppe, ha costruito un nuovo blog di poesia dove ha inserito molte delle sue opere


Il link del nuovo blog è

Un altro nuovo ingresso in rete è quello del poeta  Pino Canta con
il suo nuovo sito che accoglie le sue poesie e le foto delle sue sculture e pitture.



Ecco il link


Arpa eolica saluta questi due nuovi ingressi in rete e invita a visitarli.



Torna all’ Home page

Forme e narrazione

Un breve viaggio tra le opere di scultura di Pino Canta
Pino Canta si è dedicato alla scultura volendo sperimentare diverse materie nella loro plasticità e durezza: da diversi tipi di legno all’alluminio e al bronzo.


Bassorilievo detto “Marì 2012” in alluminio – Conservato al Museo d’Arte contemporanea di Gibellina (Trapani – Valle del Belice – città ricostruita dopo il disastroso terremoto del 1968)

Cantu d’amuri


dalla raccolta qui una delle poesie – la sua traduzione in italiano e la prefazione al libro

ddi capiddazzi lunghi ‘ntesta

scritta stanotte



poco fa (ore nove e trenta del 5 maggio 2013)  mi ha telefonato il poeta Pino Canta e mi ha letto a telefono questa poesia scritta questa notte, la sua voce era commossa mentre la leggeva ...

a gaietta,little new red moon of harlem                a gaia sartori

… il poeta si fermò a guardare nelle vicinanze


se si viaggia  per monumenti si possono vedere cose, se si viaggia nell’umano si possono vedere altre cose
Immagine –  Fatehpur  Sikri –  da http://it.wikipedia.org/wiki/File:Anup_Talao_04.jpg

Ma il poeta si fermò a guardare nelle vicinanze

Il Biafra a Sikri, in India  

L’Amazzonia di Chiara


Il poeta Pino Canta mi ha inviato queste poesie dedicate a una ragazza italiana che ha varcato l’oceano per andare a fare la volontaria in Equador. Voglio proporle nel blog per rendere onore a delle minute donne coraggiose che cambieranno in meglio questo vecchio mondo. (f.z.)

L'improbabile Mediterraneo

(In questo post la nota che mi ha inviato il poeta Pino Canta sulla sua esperienza pittorica di un viaggio in un improbabile Mediterraneo)
Questo nuovo stile pittorico è nato a Caltanissetta nel 1986, dopo la guarigione da una lunga malattia. Nell’euforia conseguente è nata l’idea di un nuovo stile che consacrasse il momento così particolare. Si tratta di una pittura i cui soggetti, immersi in una luce e in ambienti caldi e luminosi, cioè mediterranei, svolgono azioni, o sono collocati in pose o in situazioni poco probabili ma possibili. Quindi una pittura che è a metà tra il realismo e il surrealismo. Nasce così “la capra sul divano”, tra limoni, altre foglie, montagne e cielo, sullo sfondo quasi astratto ma facilmente leggibile, che è stato il primo quadro dipinto in questo stile.

Acrilico su tela

Non conosco il ventre della terra


Non conosco il ventre della terra

‘a crapa giganti


‘a crapa giganti

Come un viaggio di lotta tra l’India e l’Africa nera


io come brecht

Marì vola



Marì vola

Inseguono Cesare


dopo l’attimo ..................... intermezzo
l’oscurità ha piattaforme di ruggine
avvolgimenti di strutture tubolari
veneri dai notturni inoperosi

urla fuoruscite
dal crepitio di strati di rogna
che si distaccano dall’epidermide
di un ridicolo fantoccio barocco
verniciato di sofferenza .................... attimo

eccolo dedichiamogli corone di sputi …..

Inizia così la lunga costruzione poetica di Pino Canta intitolata “Inseguono Cesare”.