GLI SCHIAVI – di Luigi Natoli

Dove  accaddero le prime rivoluzioni sociali? In Sicilia, e più di duemila anni fa.
Diodoro Siculo: “La guerra degli schiavi esplose in Sicilia dopo sessant’anni di prosperità seguiti alla sconfitta dei Cartaginesi. Non si era mai vista una rivolta di schiavi così grande…” 
Nella Sicilia dominata dai romani  a coltivare i latifondi c’erano uomini resi schiavi a seguito di guerre perdute e uomini resi  schiavi per debiti.
 I proprietari romani chiedevano ai contadini il pagamento di quote così alte del raccolto che questi non riuscivano a pagare il dovuto, e diventavano schiavi per debiti dei loro stessi usurai. La massa degli schiavi era enorme ed enorme era il desiderio di liberarsi. Cominciarono a formarsi bande di schiavi siciliani liberi che arrivarono ad assaltare i mercanti.
 Nel 136 avanti Cristo scoppiò la prima grande rivolta  nelle terre del latifondista  Damofilo nei pressi di Enna (nel centro della Sicilia).
Così parla di Damofilo, Diodoro Siculo: “…Acquistato un gran numero di schiavi, li trattava con offensiva durezza, marchiando a fuoco il corpo di questi sventurati, che peraltro nel loro paese d’origine erano stati uomini liberi e facevano esperienza della condizione di schiavi perché caduti in prigionia. Alcuni li gettava, in ceppi, negli ergastoli, altri li utilizzava come pastori senza fornire loro né cibo né adeguate vesti.” 

In questo contesto storico Luigi Natoli costruisce la narrazione di un grande romanzo storico d’amore d’avventura. Accanto ai personaggi inventati per l’impianto della sua storia, Natoli pone due personaggi storici che ebbero una parte rilevante nelle prime due guerre servili in Sicilia: i due schiavi Euno ed Ateniòne.

statua che raffigura Euno che spezza le catene - davanti le mura del castello di Enna

Euno, schiavo siriaco di Apamea,  capo della prima guerra servile, dopo l’uccisione di Damofilo venne proclamato re. Euno  organizzò una sua corte nella città di Enna al centro della Sicilia, si fece chiamare Antioco, coniò monete con la sue effige e cercò di legittimare la sua regalità per i contatti avuti in sogno con la dea siriaca Atagartis. Dopo l’assedio di Enna da parte dei romani, dove vennero trucidati e uccisi 20.000 schiavi, Euno venne fatto prigioniero e costretto a morire lentamente di stenti in un carcere di Morgantina di Sicilia.

Atenióne di Cilicia. -  Fu uno dei capi seconda guerra servile. Schiavo in origine, ma di cultura e capacità non comuni, conseguì grandi successi contro i Romani. Anche lui venne insignito del titolo di Re, e morì in battaglia  contro le truppe romane.

Luigi Natoli, nella narrazione del suo romanzo fa incontrare Euno ed Ateniòne per  descrive due diversi personaggi e due diversi caratteri delle grandi  guerre servili accadute in Sicilia.
Enna città posta su un monte al centro della Sicilia - per altitudine la più alta d'Europa

Nella città di Enna si conserva memoria di quegli eventi e la grande statua dedicata ad Euno ricorda che quella città fu in centro della più antica battaglia per liberazione dalla schiavitù.

Il libro di Luigi Natoli, descrive con attenzione i luoghi di tutta la Sicilia dove avvennero le guerre civili, i costumi e gli usi di quell'antichissima epoca, riesce a far calare il lettore in un sentire lontano, e narra dell’ansia perenne dell’uomo verso la libertà.

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post inserito il 06/06/2017

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