Arpa eolica ha dedicato diversi post allo
scultore Michele Tripisciano.
In questa
pagina sono inseriti tutti i link di collegamento con i post di Arpa eolica –
una breve biografia dello scultore nisseno – un corredo fotografico per alcune
sue opere – e link di ricerca su internet che riguardano l’opere di
Tripisciano.
I post
su Arpa eolica dedicati a Michele Tripisciano
Note biografiche su Michele Tripisciano
Nato a Caltanissetta il 13 luglio 1860, da Ferdinando Tripisciano, "vasaio”, e da Calogera Falci.
Michele Tripisciano perse la vista in seguito ad un
incidente in carrozza per poi riacquistarla all’età di sei anni, evento legò
l’artista alla devozione di Santa Lucia, alla chiesa cittadina dedicata alla
santa Tripisciano donò un Crocifisso in bronzo che aveva realizzato.
Conosciute le sue doti nel modellare la creta, il barone Guglielmo Luigi Lanzirotti volle finanziare gli studi artistici del giovane concittadino permettendogli di frequentare l’ospizio di San Michele a Ripa a Roma a partire dal 1876.
Nel 1880 Tripisciano entrò nello studio dello
scultore Fabi Altini.
Nel 1884 realizza la sua
prima opera premiata: "Mario sulle rovine di Cartagine", per il
concorso dell'Accademia nazionale di San Luca, dove conquista la medaglia
d'argento. Altri riconoscimenti li ebbe per l'esecuzione del busto di Pasquale Mancini, collocato nella Camera dei Deputati.
Nel 1888, ormai maturo e
consapevole dei suoi mezzi, lascia lo studio dello scultore Fabio Altini e
prende uno studio proprio in via Aureliana a Roma. Successivamente si sposa con
Edvige Carli dalla quale avrà un figlio: Ferdinando.
Numerose sono le opere lasciate a Roma, città
nella quale visse per un trentennio, tra le quali le statue in marmo dei
giuristi romani Ortensio e Paolo nello scalone del Palazzaccio, cioè la sede
della Corte di Cassazione, le opere scultoree per la chiesa di San Gioacchino e
quelle in stucco per la chiesa di Sant’Andrea della Valle e l’altorilievo di
Cerere allegoria della Sicilia per l’Altare della Patria.
Tripisciano
ha realizzato in marmo nel 1889 un gruppo scultoreo costituito dal cavallo marino e dal Tritone,
commissionato dal comune di Marino, nel Lazio, e a Caltanissetta Tripisciano lasciò la copia
in gesso. Da quella
copia è stata ricavata la grande fontana del Tritone in bronzo posta in piazza
Garibaldi nel 1956.
Un’altra fontana
monumentale, che prende il nome dallo scultore siciliano Michele Tripisciano,
fu innalzata nell'anno 1890 in Carpineto in occasione dell'inaugurazione dell'acqua del
monte Carpino, fatta giungere in Carpineto per munificenza di papa Leone
XIII.
Le opere dell’artista sono oggi sparse per il mondo, dalla Gran Bretagna alla Francia, dal Belgio agli Stati Uniti all’Argentina, ma il gruppo più cospicuo si trova in Italia, in particolare tra Roma appunto e la natia Caltanissetta.
L’opera più famosa realizzata per la città di Roma nel 1913, prima di morire, è il monumento al poeta romanesco Giuseppe Gioacchino Belli.
Un
altro poeta che Michele Tripisciano ricordò con la sua scultura è stato
“Le ricordanze” e “La Ginestra o fiore del deserto” Entrambi i due busti in gesso fanno parte del lascito dello scultore al suo comune di nascita, Caltanissetta.
Il primo busto Leopardi delle Rimembranze (op. 1) è esposto nella sala dell'Orfeo presso
il Museo Tripisciano nel Palazzo Moncada di Caltanissetta, mentre il
secondo busto Leopardi della Ginestra (op. 2)
è esposto nei locali della vicina Biblioteca comunale Scarabelli.
A Caltanissetta si trovano diverse opere come il Volto dell’Addolorata presso il Museo Diocesano “Speciale”;
il busto in terracotta del 1883
raffigurante un vecchio e intitolato "Quei
tempi non tornano più", conservato presso il palazzo della
Provincia.
Nella Cappella Testasecca
presso il cimitero di Caltanissatta Tripisciano ha lasciato una splendida Madonna in trono col bambino (1895) e
un Angelo di particolare bellezza.
La statua al Re Umberto I –
posta nel Corso Umberto I di Caltanissetta:
un monumento di sette metri di altezza circa; statua di bronzo, in piedi su un piedistallo
di peperino. Michele Tripisciano la
progetta sin dal 1900. Ed ebbe la sua collocazione solo nel 1922.
Molte opere di
Tripisciano si trovano nel Palazzo Moncada di Caltanissetta dove è ospitato il Museo Tripisciano; sono
conservate gran parte delle opere in gesso prodotte come studio e come bozzetti
preparatori per le opere poi realizzate dall'artista sia in bronzo che in marmo.
Tra
le opere conservate spiccano per pregio
la Pesca
inaspettata(1884)
Le
opere del Museo Tripisciano sono consultabili al link
Nel 1900 fu insignito dal re Umberto I di
Savoia della croce di cavaliere e nel 1912 da Vittorio Emanuele III
dell'onorificenza di cavaliere
dell'ordine di San Maurizio e san Lazzaro.
Dopo il successo dell'inaugurazione del «Monumento a Gioacchino
Belli», inaugurazione avvenuta il 4 Maggio 1913 e realizzata in tempi molto
stretti e per questo fisicamente provato, il Tripisciano decise di ritornare a
Caltanissetta per un necessario riposo.
Qui, a seguito di
un'improvvisa infezione polmonare, morì il mattino del 21 Settembre 1913 a soli
53 anni, nella sua casa natale di via Ciantro Marrocco e venne sepolto nella
Cappella dei Lanzirotti.
Nel
1922 fu realizzato da Enrico Quattrini il busto di Tripisciano collocato
nell’omonima piazzetta a pochi passi dalla sua casa natale.
LINK di ricerca su internet da dove sono state tratte immagini e notizie
su Michele Tripisciano
https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Michele_Tripisciano_-_Quei_tempi_non_tornano_pi%C3%B9_08.JPG
Post inserito
il 16/01/2018
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