Penombra
poesia di Cettina Giugno
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Penombra
Larvato
silenzio
nella morìa
del giorno
si staccano
ombre
da umidi
sottoboschi
lontano
s’alzano
laconici
canti
forse suoni
imbrattati
s’adagia il
nero della notte
dietro la
tendina grigia
della sera
inerte
e nella
mescolanza delle tinte
un vortice
cupo
ruba
pensieri
li miscela e
li trasforma
impastandoli
e dilatandoli
sulla dura
spianatoia
infarinata
di dubbi
ma teste di
spilli colorati
s’istradano
nella pastosità
e lievitano
forme di vita
che
dirompenti e tenaci
profumano
aprendosi
all’aura
lieve e
rosata
del nuovo dì
Cettina Giugno
la sua pagina su Arpa eolica http://arpaeolica.blogspot.it/2013/03/giugno-cettina.html
post inserito il 29/06/16
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