Mario e il mago – ubbidire e comandare

 “… Lui che prima aveva tanto voluto e comandato, rappresentava ora l’elemento che, nella rinuncia alla propria volontà, passivamente riceveva ed eseguiva quanto gli era imposto da un muto volere collettivo diffuso per l’aria; ma il Cavaliere insisteva nel dire che era la stessa cosa.
La capacità, diceva, di rinunziare a se stesso, di trasformarsi in strumento, di attenersi a una incondizionata e perfetta obbedienza, è solo il rovescio dell’altra di volere e comandare, è la stessa,  identica capacità: comandare e ubbidire rappresentano insieme un solo principio, una indissolubile unità; chi sa ubbidire, sa pure comandare, e inversamente; un pensiero è compreso nell’altro, come popolo e duce sono compresi uno nell’altro; ma il lavoro, il durissimo ed estenuante lavoro, è in ogni modo opera sua, del duce e organizzatore, che in sé identifica volontà e ubbidienza: in lui trovano origine entrambi i principi, e questa è cosa molto gravosa. Insisteva con forza e frequenza su questo, che la cosa è estremamente gravosa, con tutta probabilità per spiegare il suo bisogno di rinforzarsi e il frequente ricorso al bicchierino. “  …

Brano tratto dal lungo racconto  Mario e il mago di Thomas Mann – traduzione italiana di Giorgio Zampa

Mario e il mago è un racconto di Thomas Mann pubblicato nel 1930, l’autore prese spunto da un suo soggiorno estivo sulla costa tirrenica italiana.
L’Italia di allora era sommersa dall’ondata di propaganda fascista, e nel contempo imperava il perbenismo negli aspetti più sciocchi e la prepotenza delle classi abbienti; il tutto descritto nel soggiorno alberghiero  di una giovane famiglia tedesca.
Protagonista del racconto è il Cavalier Cipolla, illusionista e ipnotizzatore, che tiene uno spettacolo nel villaggio dove soggiornano lo scrittore e la sua famiglia come turisti.
 Il Cavalier Cipolla è sgradevole nell’eloquenza e nei modi, ma riesce lo stesso ad esercitare il suo potere sul pubblico e sui malcapitati ipnotizzati; diventa inevitabile accostare il mago al Duce.
 La descrizione dello spettacolo è incalzante;  le ignare vittime diventano succube del mago anche per l’accondiscendenza plaudente del pubblico in sala come; tutti sono assopiti nel sonno,  e solo lo sconcerto finale dell’ultima vittima (Mario) interrompe il gioco che  alla fine è diventato tragedia.
 Qualche anno dopo Thomas Mann incontrerà in Germania un nuovo Cavalier Cipolla
Nel gennaio del 1933 Mann tenne una celebre conferenza all'Università di Monaco, sua ultima apparizione pubblica in Germania: Dolore e grandezza di Richard Wagner. In quell'occasione lo scrittore – grande appassionato wagneriano– criticò i legami tra il nazismo e l'arte tedesca, dei quali la musica di Wagner sembra il simbolo più autentico. La conferenza infastidì non poco i nazionalisti presenti in sala, proprio nei giorni dell'ascesa di Hitler al potere. Mann si trasferì immediatamente all'estero, stabilendosi prima a Küsnacht, presso Zurigo, poi negli Stati Uniti a Pacific Palisades, distretto di Los Angeles, località che già ospitava una nutrita comunità di esuli tedeschi.  Da https://it.wikipedia.org/wiki/Thomas_Mann
Thomas Mann durante il discorso “Ein Appell an die Vernunft”, pronunciato a Berlino il 17 ottobre 1930 dopo il successo elettorale della NSDAP. Il pubblico, che dà le spalle allo scrittore, viene distratto dall’irruzione di alcuni militanti nazionalsocialisti che hanno organizzato un’azione di disturbo.

Il racconto Mario è il mago è stato fonte di ispirazione per altre opere nel cinema, teatro e musica – nel link che segue una dettagliata dissertazione su queste opere


Il racconto è reperibile in ogni libreria e su

La prima immagine dalla copertina della vecchia edizione Oscar Mondadori del 1966

Post inserito il 14/06/16


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2 commenti:

  1. ... e, anno dopo anno, i cavalieri Cipolla si susseguono "sgradevoli nell'eloquenza e nei modi". Li si vede bene, ma riescono ugualmente ad affascinare le folle. Che sia proprio la sgradevolezza ad essere... gradevole?

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    1. infatti, come se la sgradevolezza fosse una espressione di forza

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