Lo Studio critico di Luigi Natoli dedicato a Giovanni Meli fu pubblicato nel 1883; Natoli nato nel 1857 aveva appena
ventisei anni. E’ uno studio prezioso per la conoscenza delle opere
e per l’attenta documentazione, può essere utile a chi non conosce il
poeta siciliano e anche a chi lo conosce in profondità. E’ uno studio condotto
a tutto campo, che va dalle opere maggiori pubblicate in vita dal Meli a quelle
pubblicate postume, in seguito alla ricerca sui documenti autografi
condotta da A. Gallo, comprendendo le stesse lettere del poeta.
Natoli presenta il grande poeta siciliano nella sua
centralità filosofica e letteraria e lo libera dal luogo comune di solo
rappresentante dell’Arcadia, prendendo le distanze anche da esponenti della
critica letteraria del calibro di De Sanctis.
Meli fu arcade se si guarda al suo repertorio metrico, ai
riferimenti della tradizione classica, allo sfondo agreste delle sue
liriche; ma per lo spirito e per la sua impronta morale e
filosofica fu un poeta ben più complesso. Natoli dimostra questa complessità
evidenziando l’opera “L’Origini di lu munnu”, dove la dissertazione di Meli
spazia su tutte le teorie filosofiche. La complessità filosofica delle
Origini del mondo viene sempre rappresentata con una leggerezza ironica, con
una teatralità della scena, con un verso che si esprime in un siciliano intriso
di eleganza classica ed insieme forte.
Nell’esaminare la “Bucolica” Natoli coglie nel Meli il suo
elemento essenziale: “il centro è l’amore delle cose che scherza nella
varietà, ne l’incostanza, nel disordine; e in quell’armonia dilettosa, che egli
il poeta, formavasi nel suo cervello, nel sentirsi concorde ed uno con la
natura”.
Natoli colloca il Meli nel suo periodo
storico, in una Palermo dove si sentivano arrivare da lontano gli echi
della Rivoluzione francese e successivamente quelli delle campagne
napoleoniche. Meli non fu investito direttamente da quegli eventi, inveì dalla
lontana Sicilia contro gli eccessi della Rivoluzione francese e contro le
sanguinose campagne napoleoniche; predicò la pace e prese il meglio di
quell’epoca, il pensiero illuminista.
Per gli aspetti biografici del Meli, Natoli si
sofferma su quelle note biografiche che descrivono il travaglio del poeta e la
sua condotta morale; cita la lettera di Meli al barone Refhuens dove
parla delle sue aspirazioni di vita, del suo rapporto con la poesia, delle sue
disgrazie, delle sue amarezze, del suo rigore: “nonostante, mercé di un parco
vivere ho tirato avanti decorosamente, senza aver contratto mai un soldo di
debito, e senza avere obbligo ad anima vivente della mia tenue sussistenza,
salvo alle mie fatiche …”
La poesia per Meli aveva anche una funzione morale, un
educare con chiarezza e forza senza rinunciare all’ironia e alla leggerezza; le Favole morali, molte scritte negli ultimi anni
della sua vita, continuarono un percorso iniziato con la Fata Galanti. Natoli,
nell’ultimo capitolo dello studio critico, accenna brevemente allefavole ma puntualizza la continuità: “In
questi, come in altri componimenti la forma poetica raggiunge un grado di
perfezione, che difficilmente potrà trovare imitatori: ma questa eccellenza
procede sempre da quel senso scientifico che ha il Meli de la natura; da quella
sua continua osservazione, scevra da preconcetti che la conturbino”.
L’antico Studio critico di Luigi Natoli, insieme agli studi di
Edoardo Alfano e alla biografia di G.A. Cesareo sono elementi indispensabili
per avere una idea completa dell’opera e della biografia di Giovanni Meli.
L’interesse artistico di Luigi Natoli per l’opera di Giovanni
Meli continuerà nella sua intensa vita di scrittore e saggista storico-
letterario, lo testimoniano in particolare altre due opere: il trattato sulla
poesia siciliana del 1922 “Musa siciliana”dove darà una centralità
di rilievo a Meli come massima espressione della poetica siciliana; e il
romanzo del 1929 “L’Abate Meli” .
Francesco Zaffuto
La
casa editrice I Buoni Cugini editori, in occasione del bicentenario di Giovanni
Meli, ha voluto inserire in un solo libro: il romanzo “L’Abate
Meli”, il prezioso Studio critico di Luigi Natoli su Meli, tutte le
poesie di Meli che Natoli scelse per il suo trattato “La Musa siciliana”,
ed un’ampia appendice con poesie di Giovanni Meli in siciliano e
traduzione in italiano a fronte.
Il libro è ordinabile direttamente
alla casa editrice
Nessun commento:
Posta un commento
Post aperto a dibattito, si possono inserire commenti immediatamente ed automaticamente – i curatori di arpa eolica si riservano di cancellare rettifiche e commenti che possano contenere offese a terzi o appelli alla violenza. Grazie per i commenti che andate ad inserire.