Gli
italiani si stanno scoprendo
razzisti, non lo erano ma lo stanno
diventando.
Nel nostro paese, dove non si è
mai voluto affrontare il
problema
della povertà con un reddito di
cittadinanza, l’accoglienza agli
immigrati e l’assegno stabilito
per la loro assistenza sta
diventando motivo di contesa.
Certo
c’è chi soffia sul fuoco
della discordia per alimentare l’acredine, ma
uno Stato disordinato
e che non ha voluto mai porre rimedio alle
sue vecchie contraddizioni
in materia di welfare è il primo responsabile
di questa catastrofe del
sentimento degli italiani.
Questo
blog dedicato alla letteratura, all’arte e alla poesia
non
può rimanere insensibile a questa nuova tragedia dell’anima
degli
italiani e, oltre questo inciso iniziale, vi
propone la lettura
di una Favola morale di Giovanni Meli
Favola
LII
Questa
è la favola sul razzismo e sul mancato riconoscimento della diversità.
Ogni
merito del diverso viene disprezzato se non si può riflettere come merito
per
la massa degli uguali. Pare vedere i
corvi-uomini di oggi che non vogliono
riconoscere
altri corvi-uomini che arrivano da un
lontano paese.
LU CORVU BIANCU E LI CORVI NIVURI IL CORVO BIANCO E I CORVI NERI
Scappau da la Lapponia, (1) Scappò dalla Lapponia,(1)
Supra sti spiaggi stancu, sopra queste
spiagge stanco,
Sbattutu da li turbini sbattuto dai turbini
Un raru corvu biancu. un raro
corvo bianco.
Pusau, vinni a calmarisi Posò, venne a
calmarsi
L'affannu e ciatatina; l’affanno e fiato;
Poi cerca di truvarisi poi cerca di trovarsi
La razza sua curvina. la razza
sua corvina.
Ni vidi un sbardu nivuru, Ne vide uno stormo
nero,
E all'aria e lu linguaggiu e all’aria e il
linguaggio
Canusci chi sta specii riconosce che questa
specie
È di lu so lignaggiu. è della
sua stirpe.
Vola, e l'agghiunci all'astracu Vola, e li raggiunge al
terrazzo
Di un turrigghiuni anticu: di un torrione
antico:
Ci dici chi desidera gli dice
che desidera
D'essirci sociu e amicu. d’essere loro socio e amico.
“Si li culuri spattanu “Se i colori
sono diversi
Tra nui di l'ali e schinu, tra
noi per le ali e schiena,
Né tonaca fa monacu, né tonaca fa monaco,
Né cricchia fa
parrinu.”(2) né chierica fa prete.” (2)
Li corvi da principiu I corvi da
principio
Scossi a dda novitati, scossi dalla
novità,
Lu guardanu, l'ammiranu lo guardano, l’ammirano
Di supra e da li lati; da sopra e dai lati;
Ma macchia nun truvannucci, ma macchia non trovandoci,
Dicinu: “Chistu in nui dicono:
“Questo in noi
Cu sta bianchizza attirasi con questa
bianchezza attirasi
L'occhi, e ni oscura chiui.” gli occhi, e ci
oscura di più.”
Pertantu lu sdilliggianu, Pertanto lo
dileggiano,
Dicennu: “Nun è
onuri, dicendo: “Non è onore,
Nun è decenti e propriu non
è decente proprio
Pri corvi stu culuri. per i corvi questo colore.
'Nzamai ‘na corva scuvacci Non sia mai una
corva ci trova
‘Na tali meravigghia, una tale
meraviglia,
Sarria pri nui gran scandalu, sarebbe per noi gran
scandalo,
Corvu chi a tia sumigghia”. corvo che a te somiglia.”
Lu meritu, ch'è in autri, Il merito, che è
in altri,
E a nui nun fa riflessu, e a noi non fa
riflesso,
O passa pri demeritu, o passa per demerito
O restasi
depressu. o restasi depresso.
Note
1) Lapponia, qui sta come luogo remoto e sconosciuto
2) Né tonaca fa monaco … Ricorre a un vecchio detto
per richiamarli a valutare l’uguaglianza
nella sostanza delle cose, senza soffermarsi agli aspetti esteriori.
" Sconfitta" l'apartheid, in Alabama, lo scuola bus accompagnava a scuola i bambini, sia i bianchi che i neri, ma tutti i giorni si verificavano baruffe, a suon di sporco nero e signorino bianco, perchè tutti volevano stare davanti, vicini all'autista. Questi ,stanco dei tafferugli, un giorno frenò bruscamente il bus, fece scendere i ragazzi e disse :" E ora di finirla con questi modi di dire vecchi come il cucco; dovete mettervi in testa che siamo tutti uguali; bianco e nero non esistono più, e d'ora in poi saremo tutti blù. Avete capito? Come siamo noi umani? " " Siamo blù - risposero in coro i ragazzi - siamo tutti blù.
RispondiElimina" Ok -disse l'autista- tutti a bordo ora :i blù chiaro davanti e i blù scuro didietro!!!".
Mai dimenticare le sfumature, le nuances.
Cristiana
molto interessante, l'ho condiviso su Facebook.
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