Il MODERNO è MORTO


poesia dalla raccolta di Vittorio Stringi “Oltre l’Accaduto”

Il MODERNO è MORTO


Viene
da un profondo boato
senza eco:
come se le travi
della casa dell’uomo
fossero crollate
lungo il sentiero
senza uscita,
con i tralicci
rimasti appesi
negli angoli delle pareti
appena in piedi.

Né ideali né valori
nei frantumi rimasti:
un vissuto sepolcrale,
di morte
si sposa e
si sparge sulla vita
come un angelo vendicatore.

Niente è risparmiato:
la fossa negli animi
è profonda: solo belati
di agnelli innocenti
brucano l’erba
che verrà falciata.

E le piaghe
sono negli occhi
ciechi, e
sulle labbra
murate nelle ossa,
senza più parole.

E’ il giorno dell’empio
sulle strade, segnate
da tutti noi, perduti.

Il moderno è morto,
ritorna
l’antico anatema
occhio per occhio
dente per dente.

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Post inserito il 26/01/2015 
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1 commento:

  1. Mi interessa leggere l'intervista per capire meglio questa poesia dolorante e stupenda.

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