La drammatica poesia di Giacomo Leopardi “a se stesso” fu musicata da Francesco Paolo Frontini in una romanza – l’abbiamo trovato su youtube
solo per l’orchestrazione musicale – forse avrà avuto degli interpreti canori, ma la nostra ricerca non ha trovato altri elementi.
XXVIII - A SE STESSO
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Or poserai per sempre, Stanco mio cor. Perì l'inganno estremo, Ch'eterno io mi credei. Perì. Ben sento, In noi di cari inganni, Non che la speme, il desiderio è spento. Posa per sempre. Assai Palpitasti. Non val cosa nessuna I moti tuoi, nè di sospiri è degna La terra. Amaro e noia La vita, altro mai nulla; e fango è il mondo. T'acqueta omai. Dispera L'ultima volta. Al gener nostro il fato Non donò che il morire. Omai disprezza Te, la natura, il brutto Poter che, ascoso, a comun danno impera, E l'infinita vanità del tutto. |
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