Il 27 gennaio è la giornata della
memoria, uno dei 365 giorni dell’anno per ricordare l’olocausto degli ebrei ad
opera dei nazisti.
C’è stato un artista, Gunter Demnig,
che ha voluto imprimere il ricordo nel gesto quotidiano di ogni giorno,
quello del passeggiare; quando il piede va a posarsi su un sampietrino della
strada, e l’occhio distrattamente può posarsi
per terra; in quel momento si può scoprire un sampietrino luminoso,
ricoperto di ottone, che luccica con inciso qualcosa: il nome di una delle
tante vittime del nazismo, la data di nascita, quella di morte e il campo di
sterminio dove morì o luogo dove fu trucidato.
In questo gennaio 2017 le pietre
d’inciampo Gunter Demnig sono arrivate
anche a Milano. La prima pietra è stata posata giovedì 20 gennaio in mattinata in corso Magenta 55, dove abitava
Alberto Segre, alla presenza della figlia Liliana Segre, anche lei deportata ad
Auschwitz il 30 gennaio 1944, all’età di 13 anni e sopravvissuta, mentre il
padre vi morì il 27 aprile 1944
Un’altra: in via dei Chiostri, al
civico 2 per Gianluigi Banfi; e poi altre in ricordo di: Aldo Carpi, Adele Basevi Lombroso e Dante Coen; Giuseppe Lenzi; Melchiorre
De Giuli … ed altre ancora a Milano come in tante città d’Europa dove i nazisti
passarono per raccogliere vittime.
L'iniziativa delle pietre è partita da Colonia nel 1995, e con
grande pazienza l’artista ne ha già collocato per le strade d’Europa più di
cinquantaseimila.
La memoria consiste in una piccola targa d'ottone della
dimensione di un sampietrino (10 x 10 cm.), posta davanti alla porta della casa in cui
abitò la vittima del nazismo o nel luogo in cui fu fatta prigioniera, sulla
quale sono incisi il nome della persona, l'anno di nascita, la data,
l'eventuale luogo di deportazione e la data di morte, se conosciuta. Questo
tipo di informazioni intendono ridare individualità a chi si voleva ridurre
soltanto a numero. L'espressione "inciampo" deve dunque intendersi
non in senso fisico, ma visivo e mentale, per far fermare a riflettere chi vi
passa vicino e si imbatte, anche casualmente, nell'opera.
Le pietre d'inciampo vengono posate in memoria delle vittime del
nazismo, indipendentemente da etnia e religione.
In Germania, soprattutto, all'esordio dell'iniziativa è sorto un
dibattito sul fatto che le "pietre" venivano poste davanti al portone
di ingresso e il proprietario dell'immobile poteva non sempre gradire l'idea di
essere costretto a ricordare ogni giorno le atrocità naziste…….Fu raggiunto
l'accordo che la scelta del luogo dove porre una pietra d'inciampo sarebbe
stata subordinata all'approvazione del proprietario della casa….
In alcuni casi, le pietre sono state divelte (quella memoria a
qualcuno ancora disturba): a Roma ad esempio, un caso
del genere ha riguardato, il 12 gennaio 2012, alcune pietre d'inciampo posate
al numero 67 di via Santa Maria di Monticelli
Anche a Milano dopo pochi giorni una delle pietre d’inciampo è
stata oltraggiosamente coperta di vernice nera: vandali ! ma vandali un po’
particolari che si lasciano conturbare dalla violenza nazista
post
inserito il 27/01/2017
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Purtroppo il nazionalismo e il razzismo è ancora presente nella nostra società malata e senza umanità.
RispondiEliminaSaluti a presto.