Silence, è nelle sale cinematografiche
dal 12
gennaio 2017.
Il film, tratto dal libro omonimo di Endo con il
racconto del martirio dei missionari gesuiti nel Giappone buddista.
1633, due
giovani gesuiti, Padre Rodrigues e Padre Garupe, rifiutano di credere alla
notizia che il loro maestro spirituale, Padre Ferreira, partito per il Giappone
con la missione di convertirne gli abitanti al cristianesimo, abbia commesso
apostasia, ovvero abbia rinnegato la propria fede abbandonandola in modo
definitivo. I due decidono dunque di partire per l'Estremo Oriente, pur sapendo
che in Giappone i cristiani sono ferocemente perseguitati.
“In realtà il libro di Endo - dice il regista - me lo regalò circa 28 anni fa
l'Arcivescovo di New York e mi entusiasmò subito. C'era qualcosa di profondo in
quelle pagine con cui dovevo venire a patti, c'erano i valori spirituali
dell'essere umano. Da subito, già nel 1991, volevo realizzare questo
film".
"In tutti questi anni, va detto, ho tentato di capire quello che questo libro significava per la mia vita".
Il fatto che le scelte personali dei gesuiti, protagonisti del film, alla fine non tengano conto degli altri, spiega Scorsese: "é una cosa che vale per tutte le ideologie che mettono davanti le proprie scelte personali contro tutto. Ma il messaggio del film è legato ai soli fatti per far capire quello che era successo, ovvero l'arroganza dell'Occidente che pretendeva di portare la sua verità universale agli asiatici". Il titolo? "È chiaro che si parla di silenzio di Dio anche se questo non esiste davvero perché, alla fine, è sempre un rumore e bisogna solo trovare un modo per scivolare in questo rumore piuttosto che combatterlo".
"In tutti questi anni, va detto, ho tentato di capire quello che questo libro significava per la mia vita".
Il fatto che le scelte personali dei gesuiti, protagonisti del film, alla fine non tengano conto degli altri, spiega Scorsese: "é una cosa che vale per tutte le ideologie che mettono davanti le proprie scelte personali contro tutto. Ma il messaggio del film è legato ai soli fatti per far capire quello che era successo, ovvero l'arroganza dell'Occidente che pretendeva di portare la sua verità universale agli asiatici". Il titolo? "È chiaro che si parla di silenzio di Dio anche se questo non esiste davvero perché, alla fine, è sempre un rumore e bisogna solo trovare un modo per scivolare in questo rumore piuttosto che combatterlo".
Le
dichiarazioni qui riportate di Scorsese sono tratta da
per una
biografia di Martin Scorsese
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