Fra poco sentirete le cifre astronomiche del calciomercato.
Spesso vediamo che viene additato come motivo di scandalo lo stipendio di un politico, mentre siamo disposti a considerare come normalità i miliardari compensi dati ad un campione del calcio e il misero compenso dato ad un insegnante di scuola.
Vediamo cosa avrebbe detto Senofane, antico Filosofo e Poeta greco, 570 a.C. – 475 a.C.
*
Se qualcuno riporta una vittoria
in corsa
o nel pèntatlo, a Olimpia, dove c’è
il tempio di Zeus, (1)
nei pressi del fiume di Pisa,
oppure nella lotta,(2)
o esercitando l’arte dolorosa
del pugilato, o nella prova
tremenda chiamata pancrazio, (3)
sempre di più si accresce la sua
fama
fra i cittadini, e gli è dato l’onore
di sedersi
in prima fila alle gare, lo Stato
lo mantiene
con il denaro della spesa
pubblica, e in più
riceve in premio un prezioso
trofeo.
Chi vince coi cavalli ottiene i
medesimi onori.
E tuttavia non vale quanto me: la
conoscenza
è superiore ai muscoli di uomini e
cavalli,
e quindi è discutibile il criterio
con cui si dispensa la fama. Come
è possibile
privilegiare la forza rispetto al
sapere?
Se c’è fra i cittadini un uomo
abile
nel pugilato, nel pèntatlo, o nella
lotta,
o nella corsa a piedi, che si ritiene
la prima
fra tutte le prove di forza, non
sarà per questo
che la città migliora il suo
ordinamento
civile, anzi è misero vanto che un
atleta
abbia vinto nei giochi, alle
sponde del fiume di Pisa;
non è con queste cose che si
ingrassano
le casse dello Stato.
1) Pèntatlo, specialità sportiva
comprendente cinque gare (corsa,
lotta,salto, lancio del disco, lancio del giavellotto). Olimpia, città sacra
dell’Elide – sede degli antichi giochi olimpici.
2) Pisa, citta dell’Elide
poco distante da Olimpia.
3) Pancrazio, specialità sportiva comprendente lotta e pugilato.
(Tratto da: Lirici Greci – Bompiani 1991 – traduzione di Roberto Sanesi)
Senofane note biofrafiche
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RispondiEliminaPosso concordare in linea di massima ma dall'altro lato osservo che gli emolumenti dei campioni li pagano le società di calcio che potranno anche provare a rientrare della spesa coi risultati raggiunti, il merchandising e gli abbonamenti ma raramente ci riescono, infatti non è così lucrativo avere una società di calcio oggi in Italia. Inoltre poi il calciatore di solito rende al suo livello salvo che non si sia puntato su un giovane ancora acerbo e quindi una piccola sorpresa o capiti la stagione storta. Cmq sia, salvo le rarissime e punite molto severamente eccezioni, il giocatore in campo vuole vincere, non si vende e vuol dare se stesso fino in fondo, il politico invece.... Pensa ai suoi interessi, è pagato con soldi pubblici, è pagato allo stesso modo che sia bravo, noto e famoso (ma ne esistono?) o sia l'ultimo scappato di casa arrivato in Parlamento. Inoltre più intrallazza e più ha posti in commissione, scrive libri o meglio glieli scrivono e lui ci guadagna sopra, ed ancora last but not least, si fanno corrompere e non sanno risolvere i problemi del Paese. Allora mi domando è più vergognoso il compenso dato a Mbappe e Neymar o quello dato per fare solo alcuni esempi, a Rocco Casalino (non parlamentare ma portaborse d'oro) Speranza, Brunetta, Lupi, Renzi, Razzi e tanti altri?
Se penso alla paga misera che hanno tanti calciatori della serie C e a quanta fatica fanno e al fatto che difficilmente riusciranno ad avanzare ed anche al fatto che gli anni passano e le gambe presto invecchiano; non posso che darti ragione. Ma alcuni astri che giocano in serie A guadagnano cifre esagerate. Certo è un fatto privato, connesso a pubblicità, abbonamenti e altro ma le esagerazioni, in un mondo di miseria che ci circonda, vanno in qualche modo stigmatizzate, almeno questo. - Riguardo alla classe politica va ricordato che pagarla è una necessità per fare in modo che ad occuparsi di politica non siano solo i benestanti ma ogni cittadino che con elezione viene chiamato ad una responsabilità pubblica. Quanto? Su questo non ho dubbi deve essere una retribuzione che deve avere un punto di riferimento massimo invalicabile. Secondo me (la dico alla brutta): se oggi un lavoratore, che si ammazza di fatica, prende 1.500 euro al mese, la paga di un politico non deve superare al massimo tre volte questa paga. Quindi, individuata la paga delle massime cariche politiche, le altre di meno. In quanto alla bravura e alla abnegazione che ci mettono, stando in un sistema democratico dobbiamo lasciar decidere gli elettori. Se gli elettori sono poco illuminati, sarà anche compito del mondo della cultura cercare di fare un po' di luce. Riguardo ai giudizi sui politici si può dire peste e corna, ma dobbiamo ricordare che qualcuno che ha fatto bene il suo lavoro ci ha perso la vita - per dirne uno penso a Pio La Torre che si operò per fare passare la legge sul sequestro dei beni ai mafiosi. Ciao
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