Io non
desidero i tesori del ricco Gige, (1)
non mi
faccio circuire dall’invidia,
non
sono geloso delle imprese degli dèi.
Non
aspiro a conquistare potere.
Queste
cose non mi fanno girare la testa. (2)
*
Qualcuno
dei Sai si fa bello del mio scudo (3)
che,
arma preziosa, malvolentieri abbandonai in un cespuglio.
Ho
salvato la vita, che mi importa dello scudo?
Alla
malora! Ne comprerò un altro più bello.
*
Non mi
piace un generale statuario, che cammina a larghi passi,
superbo
dei suoi riccioli, troppo ben rasato.
Datemene
uno piccolo, anche con le gambe storte,
ma
saldamente ritto sui suoi piedi e pieno di coraggio.
*
Sette
sono i caduti, che catturammo dopo averli inseguiti.
Noi, gli
uccisori, siamo mille. (4)
*
Un
morto non gode né rispetto né fama tra i concittadini.
Noi
vivi cerchiamo solo il favore di chi vive.
Ai
morti tocca sempre il peggio. (5)
*
Tutto
dipende dagli dei:
spesso
rialzano chi giace sulla nera terra
prostrato dai mali,
spesso
lo abbattono.
O
atterrano chi sta saldo sulle proprie gambe.
Da qui
nascono molti guai:
l’uomo
cercando di sopravvivere
erra
fuori di senno.
*
Stringeva
un ramo di mirto, se ne adornava (6)
e un
bel fiore di rosa …
La sua
chioma
d’ombra
copriva gli omeri e le spalle.
*
Quella
chioma profumata e quel seno
avrebbero
acceso d’amore anche un vecchio.
*
Povero
me, schiacciato dalla passione,
senza
più vita, trafitto dagli acuti
dolori
che gli dèi insinuano nelle ossa.
*
Mi
invase il cuore tanto desiderio d’amore
che una
fitta nebbia m’offusca gli occhi,
strappandomi
dal petto la tenera anima.(7)
(Tratti da: Lirici Greci – Bompiani
1991 – traduzione di Luca e Raffaele
Crovi)
1 Gige –
Re della Lidia famoso per le sue ricchezze.
2 Il
frammento è riportato da Aristotele (Retorica,
III, 17), il quale ci informa che queste parole, in cui decanta un ideale
di vita molto sobria e aliena da ogni ambizione, Archiloco le avrebbe messe in
bocca a un fabbro di nome Carone. Tipico
di Archiloco era l'uso della persona loquens, un personaggio terzo cui vengono attribuiti
fatti personali, ideali o considerazioni del poeta. Secondo Aristotele l'uso della persona loquens era usato dai poeti per esprimere
un'opinione o un ideale che era in contrasto con quelli della società in cui
vivevano.
3 Sai –
popolazione tracica, abitante sulla costa di fronte a Taso. Nel guerriero che getta lo scudo per salvarsi
Archiloco sostiene una visione
realistica e pragmatica rivolta all’essenzialità dell’esistenza.
4 Il frammento
riportato da Plutarco (Vita di Galba, 27),
a riprova della vigliaccheria di certi soldati, che, pur senza aver
partecipato all’uccisione dell’imperatore Galba, si imbrattarono le mani di
sangue, per potersene vantare col suo rivale Otone.
5 Frammento
riportato da Stobeo a riprova del carattere effimero della memoria, la gloria
per le imprese militari è svuotata definitivamente di ogni valore.
6 Mirto, pianta
sacra ad Afrodite dea dell’amore.
7 Frammento dove l’evento
amoroso è narrato negli effetti più devastanti, tale forza espressiva troverà
un equivalente solo nella poesia di Saffo.
ARCHILOCO https://it.wikipedia.org/wiki/Archiloco
I frammenti di
Archiloco nella traduzione di Achille Giulio Danesi (1886)
https://it.wikisource.org/wiki/Frammenti_(Archiloco)
Appunti di
traduzione e studio
http://www.didatticadigitale.org/wp-content/uploads/2016/06/Archiloco.pdf
Immagine - Busto che intendeva raffigurare Archiloco - copia romana da originale greco.
post inserito il 10/05/2021
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