Il caso Brusca e la giustizia quotidiana

 


 Per il caso Brusca si rimanda ad alcuni link in fondo al post.  Certo pensare a un delitto come quello  di un ragazzino sciolto nell’acido e sapere che per l’autore la pena carceraria è finita fa rabbrividire.  Ma, mi pare che il Brusca sia venuto a beneficiare di quei meccanismi che ammorbidiscono la pena in quanto collaboratore -

tra l'altro una recente sentenza della Corte costituzionale si è espressa contro l'ergastolo ostativo anche per chi non collabora

https://arpaeolica.blogspot.com/2021/05/lergastolo-ostativo-e-incompatibile-con.html

Possiamo anche dire che il sistema giudiziario italiano non va per niente bene.

?Ma che facciamo: auspichiamo la pena di morte, o l’ergastolo senza alcuna condizione di possibile riabilitazione?

  Se diciamo che il problema è quello una società capitalista ingiusta;  apparentemente abbiamo risolto, ma il problema resta. In fin dei conti, in questa società capitalista italiana, abbiamo una Costituzione che si è ispirata ai migliori concetti illuministici come quelli del Beccaria.
 Poi sono arrivate diverse storture come:  premi a Collaboratori di giustizia detti pentiti;  premi a chi accetta il processo breve;  ed altre storture  per ottenere benefici dagli stessi criminali che avevano commesso reati al fine di raggiungere altri criminali.

 Penso che sia necessario introdurre nel nostro sistema penale il concetto di pena risarcitoria; ne parlò in qualche modo il Cardinale Martini in un suo intervento: "La colpa trasforma la pena in responsabilità: chi ha sbagliato dovrà assumersi come pena responsabilità più gravi e onerose per riguadagnarsi la vita." Citazione che fa parte di un ben complesso intervento  Per un ripensamento della giustizia penale di cui al link: - http://www.ristretti.it/.../documenti/giustizia/martini.htm –  

 Purtroppo ci occupiamo di questi problemi quando arriva un caso limite - eclatante - poi normalmente non ce ne occupiamo.  

 La pena risarcitoria potrebbe portare a introdurre i cosiddetti  "Lavori forzati", che per ricordi letterari  immaginiamo uomini con la palla al piede e con il piccone tra le mani. Ma i "Lavori forzati", se introdotti con criteri non violenti, possono in qualche modo rispondere alle esigenze risarcitorie di un sistema penale improntato all’assunzione della responsabilità del danno procurato con il crimine.  E poi sulle pene occorre ponderare per evitare di fare di tutte le erbe un fascio:  quell’arrotondamento che non realizza alcuna giustizia; e pensare soprattutto a quanti si sono trovati accidentalmente a scontare pene carcerarie per reati minori che potevano dar luogo a pene alternative.  (fr.z)

Link su notizia scarcerazione Brusca

https://www.ilmessaggero.it/italia/giovanni_brusca_pentito_mafia_scarcerato_toto_riina_cosa_nostra_ultime_notizie_oggi-5994529.html 

Sui delitti di Brusca

https://livesicilia.it/2021/01/10/giuseppe-strangolato-25-anni-fa-e-la-liberta-di-brusca/

La reazione di Maria Falcone

https://www.adnkronos.com/brusca-libero-maria-falcone-umanamente-addolorata-ma-legge-va-rispettata_3jnW3lLpUXGqTp7W9mJ4Yb?refresh_ce

Immagine: la Dea bendata della giustizia da:

post inserito il 01/06/2021

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