L'ergastolo ostativo è incompatibile con la Costituzione ma occorre un intervento legislativo. Lo ha stabilito la Corte Costituzionale che ha dato un anno di tempo al Parlamento per legiferare in materia. (Notizia del 15 Aprile 2021)
La Consulta ha esaminato le questioni di
legittimità sollevate dalla Corte di Cassazione sul regime applicabile ai
condannati alla pena dell'ergastolo per reati di mafia e di contesto mafioso
che non abbiano collaborato con la giustizia e che chiedano l'accesso alla
liberazione condizionale. E ha rilevato che la vigente disciplina del cosiddetto
ergastolo ostativo preclude in modo assoluto, a chi non abbia
utilmente collaborato con la giustizia, la possibilità di accedere al
procedimento per chiedere la liberazione condizionale, anche quando il suo
ravvedimento risulti sicuro.
La Corte ha quindi
osservato che tale disciplina ostativa, facendo della collaborazione l'unico
modo per il condannato di recuperare la libertà, è in contrasto con gli
articoli 3 e 27 della Costituzione e con l'articolo 3 della Convenzione europea
dei diritti dell'uomo.
Qui sotto il link di un dettagliato
articolo che esamina le vicende giuridiche che hanno portato alla risoluzione
della Corte.
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