la cronaca dell'evento
sia un osservatore
come G. Belli.
Cosa potrebbe
scrivere?...
ER PAPA IL
PAPA
Iddio nun vò cch’er
Papa pijji mojje Iddio non vuole che il Papa pigli moglie
Pe nnun mette a sto monno antri papetti: per non mettere a questo mondo
altri papetti: (1)
Sinnò a li Cardinali, poveretti, se no i
Cardinali, poveretti,
Je resterebbe un cazzo da riccojje. gli resterebbe un
cazzo da raccogliere.
Ma er Papa a ggenio suo
pò llegà e ssciojje Ma il Papa
a genio suo può legare e sciogliere
Tutti li nodi lenti e cquelli stretti, tutti i nodi
lenti e quelli stretti,
Ce pò scomunicà, ffà bbenedetti, ci può scomunicare,
fare benedetti,
E ddacce a ttutti indove cojje cojje. e bastonarci a tutti dove coglie coglie. (2)
E inortr’a cquesto che
llui ssciojje e llega, E inoltre a questo che lui scioglie e lega,
Porta du’ chiave pe ddacce l’avviso porta due chiavi per darci l’avviso
Che cqua llui opre e llui serra bbottega. che qua lui apre e lui chiude
bottega.
Quer trerregno che ppoi pare un zuppriso Quel triregno che poi pare un
supplì (3)
Vò ddí cche llui commanna e sse ne frega, vuol dire che lui comanda e se
ne frega,
Ar monno, in purgatorio e in paradiso. al mondo,
in purgatorio e in paradiso.
26
novembre 1831
1
Papetto, qui inteso come figlio di un Papa, era anche modo
per definire la moneta di venti baiocchi.
2
Ddacce – darci. Ddacce
a tutti – qui può essere inteso come colpirci – bastonarci.
3
Zuppriso – pallottola ovale di riso fritta – tipico supplì
romano.
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