ESOPO – epigramma

 

Come fuggirti senza la morte, vita? Infinite pene

sono in te; né evitarle né accettarle è facile a noi.

Dolci in te sono le cose che la natura fa belle: la terra, il mare,

gli astri, il cerchio della luna, il cerchio del sole.

Ma ogni altra cosa è paura e tormento. Se il nostro cuore

è toccato da un bene, la misura sarà pareggiata dalla vendetta di un male

(Tratto da: Lirici Greci –  Bompiani 1991 – traduzione di Giulio Galetto)

 Questo epigramma è attribuito ad Esopo dall’ Antologia Palatina

https://it.wikipedia.org/wiki/Esopo

Lo scrittore greco Esopo ci ha tramandato ben 400 Favole

PER LE FAVOLE IN RETE si possono consultare i seguenti link

https://it.wikisource.org/wiki/Favole_di_Esopo

https://www.inrete.ch/cult/FAVOLE/Esopo/ESOPO%20INDICE.htm

https://fdocumenti.com/document/favole-di-esopo-561973548b678.html

Immagine – dipinto di Diego Velàzquez in onore del grande narratore greco – 1639-1640 conservato al Museo del Prado di Madrid

post inserito il 10/06/2021

2 commenti:

  1. Leggendole in effetti non potevo che condividere quelle parole, parole che in parte riflettono anche il mio pensiero: meglio morire che avere soltanto una vita di sofferenza o peggio sopravvivere e non vivere. Dall'altro lato, la morte reca anch'essa dolore e sofferenza in chi resta ed anche in chi lascia la vita poiché potrebbe invece essere entusiasta della stessa e sentire di avere ancora tanto da da dare e da fare. Insomma quelle parole così sagge e profonde non hanno, nonostante l'apparenza, una valenza oggettiva, o meglio il pensiero espresso è oggettivamente preso da solo incontrovertibile, ma cessa di essere tale se paragonato con il fatto che la vita regala gioie e dolori ma non ci sono solo vite disperate. Unico fatto inoppugnabile è che sia che si voglia fuggire dalla vita sia che non lo si desideri, l'unico modo di non averla più è morire.

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    1. Mi pare che della vita siamo tutti ospiti provvisori: abbiamo l'occasione di vivere un'esperienza che per alcuni può essere tremenda, per altri più o meno gradevole. Sulla conclusione, inoppugnabile, non posso che essere d'accordo; aggiungerei che il tutto rimane in qualche modo avvolto nel mistero.

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