La materia alternativa all'ora di religione è uno dei problemi irrisolti della Scuola pubblica e forse irrisolvibile. Il problema viene da lontano.
Durante il fascismo nel 1923, l’ora settimanale
di religione fu inserita nelle scuole elementari; con il concordato del 1929 fu
inserita in tutti gli ordini di scuola, tranne l’università. La frequenza per gli studenti era obbligatoria, con la
possibilità di ottenerne l’esonero tramite una richiesta scritta dei genitori.
Nel
1984, in seguito alla revisione del concordato, la frequenza divenne
facoltativa e quindi, da lì in avanti, ogni studente avrebbe potuto
scegliere se avvalersi di tale insegnamento o se optare per opportunità diverse:
studio individuale assistito o materia alternativa.
La questione quale materia alternativa è rimasta nel vago: per non discriminare non poteva essere una materia curriculare; altra questione era quale obbligo derivava ad ogni scuola per istituirla e infine a quali docenti affidarla.
Sulla questione dell'obbligo ad istituirla si arrivò a una sentenza: l’ordinanza del tribunale di Padova (n. 1176 del 30 luglio 2010) con la quale si sottolineò che l’attivazione dei corsi alternativi alla religione cattolica costituisce «un obbligo», che se disatteso determina «un comportamento discriminatorio illegittimo» di responsabilità risarcitoria per l’istituto scolastico inadempiente.
Su
quali insegnanti investire rimane una casistica
ben confusa: e lo stesso sulla tipologia di materia. Una proposta ben fondata è filosofia, perché è
la materia che più attiene alla riflessione sull’esistenza, ma nei licei è già
una materia curriculare e tale scelta potrebbe essere contestata da chi si
avvale dell’ora di religione. Riportiamo
il link dell’UAAR.
Rimane però una perplessità: è possibile la filosofia senza religione - o - religione senza filosofia?? Nei fatti è una contraddizione: la domanda sul trascendente è una delle domande dell'uomo e della filosofia. Nei fatti il problema di cosa proporre come ora alternativa è solo un tentativo per digerire il Concordato - Stato - Chiesa - e in qualsiasi modo si affronta è sempre una pezza difficile da cucire. Dal punto di vista della Scuola c'è un solo compito: quello di educare a farsi domande e cercare risposte cercando di restare liberi ed anche rispettosi dei pensieri degli altri. Ogni individuo è libero di frequentare qualsiasi Chiesa dopo la scuola. (fr.z.)
post inserito il 07/06/2021
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