"A VISUAL PROTEST. The art of
Banksy" fino al 14 Aprile 2019
Iniziata il 21 novembre 2018 prosegue fino al 14 Aprile 2019. La mostra di Banksy a Milano,
ospitata negli spazi del Mudec, presenta
al grande pubblico uno dei più celebri protagonisti del panorama artistico contemporaneo.
Dopo aver dedicato due importanti rassegne ai pionieri del graffitismo, Keith Haring e Jean-Michel Basquiat,
Milano torna a omaggiare la street
art attraverso le opere di Bansky.
E’ una mostra particolare, non autorizzata dall’artista, come tutte
quelle a lui dedicate prima d’ora, in quanto Banksy continua a difendere il
proprio anonimato e la propria indipendenza dal sistema.
Un Banksy senza Banksy, poiché resta avvolto nell’anonimato:
c'è chi dice si tratti di un famoso musicista rock inglese, chi di un
collettivo di artisti, chi di un ex studente della Bristol Cathedral Choir
School.
Forse Banksy è l’uno, nessuno
centomila, dell’arte moderna. Ha
cominciato a farsi conoscere a Londra a partire dagli anni Duemila quando i
muri della città si sono andati riempiendo dei suoi personaggi ironici, provocatori e irriverenti;
sono stati tanti gli argomenti trattati dalla sua pittura: la politica, l'etica,
la cultura, la religione, la
manipolazione mediatica, le atrocità della guerra, l'inquinamento, lo
sfruttamento minorile, la brutalità della repressione poliziesca e il
maltrattamento degli animali…
Sempre con un tocco di leggerezza e con un
dosaggio di colori che si soffermano diventando più forti nei punti più animati.
Il palloncino rosso a forma di cuore nelle mani di una bambina è diventato un’icona
della Street Art.
Nella mostra si percorrono 80 lavori attribuiti a Banksy esposti ed accompagnati da oggetti e supporti
fotografici e video, che raccontano l‘opera e i luoghi dove si è esplicata. La tecnica adottata da Banksy è stata spesso quella dello stencil: che per la sua rapidità è in
grado di scongiurare l'intervento della polizia.
I curatori
della mostra ci informano che le opere presenti nella mostra sono “ In linea con i principi di fruizione delle
opere dell’artista non sono presenti in mostra suoi lavori sottratti
illegittimamente da spazi pubblici, ma solo opere di collezionisti privati di
provenienza certificata.” 80 lavori
tra dipinti, prints numerati (edizioni limitate a opera dell’artista),
corredati di oggetti, fotografie e video, circa 60 copertine di vinili e cd
musicali da lui disegnati e una
quarantina di memorabilia (litografie, adesivi, stampe, magazine,
fanzine, flyer promozionali, che racconteranno attraverso uno sguardo
retrospettivo l’opera e il pensiero di Banksy. Da http://www.mudec.it/ita/banksy-mudec-milano/
Sulle opere pur documentate resta sempre
il mistero dell’autore e il mistero dei circuiti di distribuzione. E forse sarà
questo mistero che richiamerà tanti visitatori, che compreranno anche qualche
gadget in uscita.
Non mancano, nel percorso della mostra, le
chiacchiere e i riferimenti a correnti artistiche e alla storia delle forme di
comunicazione della street art che affonda le sue radici dal movimento situazioni
sta degli anni 50/60 fino al ’68.
Non so se andrò a questa mostra o
preferirò continuare a guardare Banksy su internet (ho tempo fino al 14 aprile
2019 per decidere). La cosa migliore sarebbe quella di andare a vedere qualche
murales nel luogo dove si trova e respirare un po’ di quell’aria che l’artista
stesso ha respirato in quei luoghi. (fr.z.)
Allego qui:
il video
di Dismaland, recente performance
che ha visto l’evento particolare di un quadro di Banksy, dopo l’asta di aggiudicazione, smaterializzarsi ed uscire dalla sua cornice
e due post interessanti:
uno un po’ critico sulla Mostra del MUDEC, di Tommaso Berra
ed uno che presenta
le uniche opere di Banksy in Italia – A NAPOLI – quello cancellato e quello
ancora in vita: “la Madonna con l’aureola
in foggia di pistola”.
Per orari e biglietti
della Mostra di Milano il link del Mudec
Post
inserito il 17/12/2018
Adoro Banksy e sono tentato da questa mostra anche potersi immergere nelle atmosfere dal vivo vicino alle sue opere realizzate begli spazi aperti di tanti luoghi da lui scelti per mostrarle sarebbe straordinario
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
Elimina"Anche se" e "negli spazi"
Eliminaquesta mostra forse può servire per una parziale conoscenza - ciao Daniele
Elimina