Quando venne proiettato per la prima volta il
film Tempi Moderni (Modern Times) di Charlie Chaplin era il 5 febbraio del
1936.
Si tratta di più di 81 anni fa
L’operaio Charlot aveva dei compiti ripetitivi che doveva assolvere
dentro ritmi disumani dentro una catena di montaggio, oggi potrebbe lavorare
per Amazon e i suoi ritmi non sarebbero certo più umani.
Dopo 81 anni l’automazione è aumentata a dismisura e tanti operai come
Charlot sono stati espulsi dal mondo produttivo; per quelli che ancora lavorano
in catena è cambiato ben poco, sia che lavorano in Europa o nel Terzo mondo, i
loro gesti sono misurati in relazione alla produzione. Viene misurata la pausa
pranzo e quella per andare in gabinetto, e a volte negate.
Il livello di disoccupazione è aumentato mentre l’orario di lavoro in
molti casi viene ad accrescersi con ore di straordinario obbligatorio.
Disoccupazione, immigrazione,
lavoro nel Terzo mondo, sono i tre elementi usati per tenere depressi i salari.
La ricchezza è aumentata ed è
sempre di più concentrata in poche mani.
Il piccolo lavoro autonomo viene ostacolato
dalla burocrazia, mentre si concedono
licenze a multinazionali che operano nei servizi e nel commercio; si vengono così a creare pochi posti di lavoro dipendente a
fronte dell’espulsione dal mercato di tanti lavoratori autonomi.
Un reddito minimo che possa
coprire i periodi di disoccupazione
viene additato come Utopia di difficile realizzazione, e la maggior parte dei
movimenti politici cavalcano il desiderio di far pagare meno tasse (ovviamente
a tutti ed anche ai più ricchi), viene spacciata favola della crescita della
ricchezza come l’unico antidoto alla soluzione di tutti i mali .
Cosa è cambiato da quei Tempi moderni di Charlot, pare nulla, eppure
qualcosa è cambiato: Charlot concludeva con un messaggio di speranza che oggi,
dopo tante sconfitte, pare difficile
intravedere.
Ma se vogliamo tirarci
fuori da questi Nostri Terribili Tempi Moderni abbiamo bisogno di un messaggio
di speranza.
Oggi, anno 2017, occorre far maturare la società verso la consapevolezza di affrontare due grandi necessità: un reddito di base per tutti e una riorganizzazione sociale che permetta di lavorare meno per lavorare tutti.
Francesco Zaffuto
Il Film di
Charlot https://it.wikipedia.org/wiki/Tempi_moderni
Altri post di Arpa
eolica sul 1° Maggio negli anni precedenti
post inserito il 01/05/2017
Epilogo giustissimo di un post che mette in luce il male dei nostri tempi "moderni", ma il problema ulteriore è che molta gente è popolino e si rifugia nel suo "circenses" che oggi è dato da facebook, dal cellulare di ultima generazione comprato a rate a costo di non mangiare e di gente (la maggior parte non tutta) che ha poca voglia di mettersi in gioco anche per gli altri.
RispondiEliminasu questo hai ragione: un vuoto di memoria che si mangia la memoria
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