a Pavia
fino al 18 giugno
presso
le Scuderie del Castello
Animali, selvaggi e
domestici, e autoritratti - oltre
50 opere tra dipinti, sculture, disegni e incisioni.
Un viaggio nell’universo di Ligabue attraverso alcuni capolavori come “Leopardo che assale un cigno” o “Tigre reale” realizzato nel 1941 oppure la “Lepre nel paesaggio”, opera presentata per la prima volta in una mostra.
Un viaggio nell’universo di Ligabue attraverso alcuni capolavori come “Leopardo che assale un cigno” o “Tigre reale” realizzato nel 1941 oppure la “Lepre nel paesaggio”, opera presentata per la prima volta in una mostra.
L’evento, organizzato da ViDi e curato da Sandro Parmiggiani,
Sergio Negri e Simona Bartolena, in collaborazione con
il Comune di Pavia e la Fondazione Antonio Ligabue di Gualtieri.
“L’opera di
Ligabue – ricorda Sandro Parmiggiani – ha finito per essere in parte oscurata dal ‘racconto’ della sua
vita, assolutamente eccezionale nella tragicità e nella sofferenza. Tuttavia,
se la tormentata esistenza dell’artista ha contribuito, almeno all’inizio e per
un certo periodo, a gettare un’aura di leggenda sull’opera, alla fine questa sorta
di fardello dell’uomo Ligabue ha ripreso il sopravvento: le ragioni
dell’esperienza esistenziale sono sembrate inesorabilmente prevalenti rispetto
a quelle artistiche. Ci si è dunque proposti di fare il percorso inverso: non
dalla vita all’opera, ma dall’opera alla vita”.
Per orari e biglietti
Note in rete su Antonio Ligabue
post inserito il 05/05/2017
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