Il critico
d'arte Carlo Pepi, che ebbe la fortuna nel 1984 di prendere le distanze dalla
burla delle teste ritrovate, lancia
dubbi sull'autenticità di opere esposte nella mostra di
Genova a Palazzo Ducale . "Il mio invito è di verificare le opere che
sono state e riunite nell'allestimento, perché ho la certezza che ce ne siano
parecchie non autentiche", dice. “Mi è bastato vedere il catalogo",
spiega Pepi già fondatore e ex direttore di Casa Natale Modigliani.
Le sue
affermazioni hanno suscitato reazioni immediate. "Affermazioni infondate, strumentali e
pretestuose", dice Rudy Chiappini, critico e storico d'arte, membro del
comitato di direzione della mostra. Mentre la direzione di Palazzo Ducale
annuncia l'intenzione di "tutelare la sua immagine" e spiega di
"non conoscere l'autorità scientifica del signor Pepi, ma ritiene che la
scelta di Rudy Chiappini come curatore sia una scelta di assoluta garanzia per
il pubblico e per la qualità scientifica della mostra".Amedeo Modigliani non ebbe fortuna, per continuare nella sua arte visse di stenti. In morte ha fatto la fortuna di tanti collezionisti e mercanti d’arte, e nel contempo è stato imitato spesso per falsi. Nel 1984, il pittore, è stato vittima inconsapevole di una grande burla fatta da alcuni ragazzi che volevano burlare soprattutto i grandi esperti.
Immagine dal link Ansa
riportato
post inserito il 25/05/2017
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