Catalogna: cosa avrebbe potuto dire Thomas
Jefferson.
Che strana cosa sostenere dei
principi in certi momenti e negarli in altri momenti. Forse fa parte della
storia della retorica della democrazia. Ci sembra opportuno oggi 1° Ottobre
2017 andare a rileggere il discorso di Thomas Jefferson del 1776
Da
THOMAS JEFFERSON
Dichiarazione unanime dei tredici Stati Uniti
d'America, 1776
Quando nel
corso degli umani eventi si rende necessario ad un popolo sciogliere i vincoli
politici che lo avevano legato ad un altro ed assumere tra le altre potenze
della terra quel posto distinto ed eguale cui ha diritto per Legge naturale e
divina, un giusto rispetto per le opinioni dell'umanità richiede che esso renda
noto le cause che lo costringono a tale secessione. Noi riteniamo che le
seguenti verità siano di per sé stesse evidenti; che tutti gli uomini sono
stati creati uguali, che essi sono stati dotati dal loro Creatore di alcuni
Diritti inalienabili, che fra questi sono la Vita, la Libertà e la ricerca
della Felicità; che allo scopo di garantire questi diritti, sono creati fra gli
uomini i Governi, i quali derivano i loro giusti poteri dal consenso dei
governati; che ogni qual volta una qualsiasi forma di Governo tende a negare
tali fini, è Diritto del Popolo modificarlo o distruggerlo, e creare un nuovo
Governo, che si fondi su quei principi e che abbia i propri poteri ordinati in
quella guisa che gli sembri più idoneo al raggiungimento della sua sicurezza e
felicità.
La prudenza, invero, consiglierà di non modificare per cause transeunti e di poco conto Governi da lungo tempo stabiliti; e conformemente a ciò l'esperienza ha dimostrato, che gli uomini sono maggiormente disposti a sopportare, finché i mali siano sopportabili, che a farsi giustizia essi stessi abolendo quelle forme di Governo cui sono avvezzi. Ma quando un lungo corteo di abusi e di usurpazioni, invariabilmente diretti allo stesso oggetto, svela il disegno di assoggettarli ad un duro Dispotismo, è loro diritto, e loro dovere, di abbattere un tale Governo, e di procurarsi nuove garanzie per la loro sicurezza futura. Tale è stata la paziente sopportazione di queste Colonie; e tale è ora la necessità che le costringe ad alterare i loro antichi sistemi di Governo. La storia dell'attuale Re di Gran Bretagna è una storia di ripetute offese ed usurpazioni, aventi tutte come obiettivo immediato l'instaurazione di una Tirannide assoluta su questi Stati. A prova di ciò, esponiamo i fatti al giudizio di un mondo imparziale. Egli ha rifiutato di dare il suo assenso alle leggi più opportune e necessarie al bene pubblico.
La prudenza, invero, consiglierà di non modificare per cause transeunti e di poco conto Governi da lungo tempo stabiliti; e conformemente a ciò l'esperienza ha dimostrato, che gli uomini sono maggiormente disposti a sopportare, finché i mali siano sopportabili, che a farsi giustizia essi stessi abolendo quelle forme di Governo cui sono avvezzi. Ma quando un lungo corteo di abusi e di usurpazioni, invariabilmente diretti allo stesso oggetto, svela il disegno di assoggettarli ad un duro Dispotismo, è loro diritto, e loro dovere, di abbattere un tale Governo, e di procurarsi nuove garanzie per la loro sicurezza futura. Tale è stata la paziente sopportazione di queste Colonie; e tale è ora la necessità che le costringe ad alterare i loro antichi sistemi di Governo. La storia dell'attuale Re di Gran Bretagna è una storia di ripetute offese ed usurpazioni, aventi tutte come obiettivo immediato l'instaurazione di una Tirannide assoluta su questi Stati. A prova di ciò, esponiamo i fatti al giudizio di un mondo imparziale. Egli ha rifiutato di dare il suo assenso alle leggi più opportune e necessarie al bene pubblico.
Egli ha
fatto divieto ai suoi Governatori di approvare leggi di urgente ed assoluta
importanza, a meno che la loro efficacia restasse sospesa fin quando il suo
assenso non fosse stato ottenuto; e una volta così sospese, egli ha completamente
trascurato di prenderle in considerazione. Egli ha rifiutato di approvare altre
leggi dirette alla sistemazione di grandi distretti, fintanto che i popoli
interessati non avessero rinunciato al loro diritto di rappresentanza in seno
al Corpo legislativo, un diritto inestimabile per loro e temibile soltanto per
i tiranni. Egli ha convocato corpi legislativi in luoghi inconsueti, scomodi e
distanti dai loro archivi, al solo scopo di piegarli attraverso i disagi
all'accoglimento delle misure da lui volute. Egli ha ripetutamente disciolto
Assemblee Rappresentative che si erano riunite allo scopo di opporsi con virile
fermezza alle sue violazioni dei diritti del popolo. Egli ha rifiutato a lungo,
dopo tali scioglimenti, di consentire che altre fossero elette; di modo che i
poteri legislativi, che non sono suscettibili di essere annullati, sono tornati
ad essere esercitati direttamente dal Popolo, mentre lo Stato restava nel
frattempo esposto a tutti i pericoli dell'invasione dall'esterno e dei disordini
all'interno. Egli ha tentato di impedire che questi Stati venissero popolati e
per questa ragione ha ostacolato le leggi per la naturalizzazione degli
stranieri, rifiutando inoltre di approvarne altre dirette ad incoraggiare la
loro immigrazione in questo paese e rendendo più difficili le concessioni di
terre. Egli ha intralciato l'amministrazione della Giustizia, rifiutando il suo
assenso a leggi dirette a stabilire i poteri giudiziari. Egli ha reso i Giudici
dipendenti dal suo esclusivo arbitrio per quel che riguarda la durata del loro
mandato e l'importo ed il pagamento dei loro stipendi. Egli ha creato una
moltitudine di nuove cariche, ed ha inviato in questo paese nugoli di
funzionari destinati a tormentare il nostro popolo e a divorarne gli averi. Egli
ha mantenuto fra di noi, in tempo di pace, eserciti stanziali senza il consenso
dei nostri Corpi legislativi. Egli ha
ostentato di rendere il potere militare indipendente dal potere civile e ad
esso superiore. Egli si è accordato con altri allo scopo di assoggettarci ad
una giurisdizione estranea alla nostra costituzione e sconosciuta alle nostre
leggi, dando il suo assenso alle loro presunte disposizioni legislative vale a
dire: ad acquartierare grandi corpi di truppe fra noi; a proteggere queste ultime,
mediante dei procedimenti penali fitti, da ogni punizione per gli omicidi da
loro eventualmente commessi nei confronti degli abitanti di questi Stati; ad
interrompere il nostro commercio con tutte le parti del mondo; ad imporre su di
noi i tributi senza il nostro consenso; a privarci in molti casi dei vantaggi
del giudizio mediante giuria; a fare trasferire al di là dei mari per esservi
giudicati per presunti crimini, ad abolire il libero sistema delle leggi
inglesi in una provincia vicina, instaurandovi un Governo arbitrario ed
allargando le sue frontiere in modo da renderlo all'istante un esempio ed uno
strumento idoneo ad introdurre lo stesso sistema assoluto in queste Colonie; a
privarci dei nostri Statuti, abolire le nostre leggi più care ed alterare dalle
fondamenta le forme dei nostri Governi; a sospendere i nostri Corpi
legislativi, dichiarandosi direttamente investito del potere di far leggi per
noi in qualsiasi materia. Egli ha abdicato al Governo di questo paese,
privandoci della sua protezione e muovendo guerra contro di noi. Egli ha
saccheggiato i nostri mari, devastato le nostre coste, bruciato le nostre città
e distrutte le vite della nostra gente. Al momento presente, egli sta
trasportando grandi eserciti di mercenari stranieri destinati a portare a
compimento l'opera di morte, di desolazione e di tirannia già cominciata in
circostanze di crudeltà e di perfidia che trovano appena paragone nelle più
barbare età, e del tutto indegne del Capo di una nazione civile. Egli ha
costretto i nostri concittadini, catturati in alto mare, a portare le armi
contro il proprio Paese, a diventare i carnefici dei loro amici e dei loro
fratelli, o a cadere essi stessi per mano di questi. Egli ha fomentato la
rivolta al nostro interno ed ha tentato di far marciare contro gli abitanti
delle nostre zone di frontiera gli spietati Indiani Selvaggi, il cui ben noto
metodo di guerra consiste nel massacro indiscriminato della gente di ogni età,
sesso e condizione. Ad ogni stadio di
questi soprusi, noi abbiamo inviato petizioni, redatte nei termini più umili,
chiedendo la riparazione dei torti subiti; le nostre ripetute petizioni non
hanno ricevuto altra risposta che ripetute offese. Un Sovrano, il cui carattere
è contraddistinto da tutto ciò che può definire un Tiranno, non ha diritto a
governare un popolo libero. Né abbiamo mancato di usare ogni attenzione nei
confronti dei nostri fratelli inglesi. Li abbiamo ammoniti di volta in volta
circa i tentativi del loro Corpo legislativo di estendere su di noi una
giurisdizione illegittima. Abbiamo rammentato loro le circostanze della nostra
emigrazione e del nostro insediamento in questa terra. Abbiamo fatto appello
alla loro magnanimità ed al loro innato senso di giustizia, e li abbiamo
scongiurati, in nome dei vincoli dovuti alla nostra comunanza di sangue, di
sconfessare quelle usurpazioni che avrebbero finito inevitabilmente per
recidere i nostri rapporti e la nostra collaborazione. Anch'essi tuttavia sono
stati sordi alla voce della giustizia e della consanguineità. Noi dobbiamo
pertanto piegarci alla necessità di dichiarare la nostra secessione e di
considerarli, così come consideriamo il resto dell'umanità, nemici in guerra ed
amici in pace. Noi, pertanto, rappresentanti degli Stati Uniti d'America,
riuniti in Congresso generale, appellandoci al Supremo Giudice dell'universo
quanto alla rettitudine delle nostre intenzioni, solennemente proclamiamo e
dichiariamo, in nome e per autorità dei buoni Popoli di queste Colonie, che
queste Colonie Unite sono, e devono di diritto essere Stati liberi e
indipendenti; che sono disciolte da ogni dovere di fedeltà verso la Corona
britannica e che ogni vincolo politico fra di esse e lo Stato di Gran Bretagna
è e dev'essere del tutto reciso; e che quali Stati Liberi e Indipendenti, esse
avranno pieno potere di muovere guerra, di concludere la pace, di stipulare
alleanze, di regolare il commercio, e di compiere tutti quegli altri atti che
gli Stati Indipendenti possono di diritto compiere. E a sostegno della presente
Dichiarazione, con ferma fiducia nella protezione della Divina Provvidenza, noi
offriamo reciprocamente in pegno le nostre vite, i nostri averi ed il nostro
sacro onore.
Notizie biografiche
su Thomas Jefferson
https://it.wikipedia.org/wiki/Thomas_Jefferson
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2017/10/01/referendum-catalogna-voto-per-indipendenza.-seggi-urne-schede-polizia_d2389ebc-bb0d-441c-b233-27b346e752de.html
Qualche link
sulla questione Catalogna
post inserito il 01/10/2017
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