LA DEMOCRAZIA DIRETTA GIA’ ESISTE
Lettera aperta a Grillo.
Che tu possa dire che non credi alla democrazia Parlamentare sei
libero di farlo, ma se sei il Garante del movimento 5stelle, non è vero che sei
libero di farlo perché il tuo parlare influenza centinaia di migliaia di
aderenti e milioni di elettori che hanno votato quel movimento. Allora è
necessario che prima che Tu parli almeno
pensi alle conseguenze del Tuo dire.
In quanto poi a quello che hai detto posso ricordarti che già esiste la Democrazia diretta nel più piccolo nucleo della nostra società: il CONDOMINIO.
E spesso nel contesto di questo elementare nucleo sociale non ci si mette d’accordo neanche per la riparazione di una grondaia; si evita in tutti i modi che uno dei componenti del condominio possa diventare amministratore; si preferisce eleggere un amministratore esterno pagandolo lautamente, e si deve fare ricorso a leggi esistenti nel territorio nazionale per mettere d’accordo una ventina di persone pronte a ricorrere a tribunali per un diverbio.Questo è lo stato dei fatti. Certo si può progredire e una speranza al progredire umano è sempre bene conservarla. ?Ma se comunemente si fa ricorso alla delega per un amministratore di condominio in casi semplici, come possiamo pensare di evitare la delega per questioni complesse come l’Amministrazione dello Stato e la stesura delle leggi?
Che una democrazia delegata possa avere tanti
difetti, ciò è indubbio, ma è anche il meno peggio rispetto ad una dittatura.
In
quanto al sorteggio per Amministrare la cosa pubblica: niente di nuovo, ad
Atene sperimentarono tutto, e poi dovettero far ricorso a Pericle, un dittatore
in qualche modo conoscitore delle contraddizioni.
Il
sorteggio si può fare tra pari e non mischiando cittadini che vorrebbero
disinteressarsi con quelli che invece vorrebbero interessarsi, cittadini che di
mestiere fanno gli avvocati con quelli che di mestiere fanno gli idraulici; i
tre avvocati sorteggiati tradurrebbero le cose a tutti gli altri e nei fatti
eserciterebbero il potere derivante dal loro bagaglio di conoscenza.
In
quanto poi all’esercizio referendario costante di cittadini che perennemente esprimono
un No o un Si a proposte di legge dinanzi ad un computer, ti ricordo che il No
o il Sì sono monosillabi sintetici che si esprimono su proposte ben complesse. ? Le proposte ben complesse chi dovrebbe
redigerle Tu o un Gruppo di Super esperti? Nei fatti chi redige le proposte
avrà un gran potere e gli organi di comunicazione che pubblicizzano le proposte
avranno un gran potere, molto di più del potere che si ha in una democrazia
delegata.
L’ipostesi
Referendaria non è una ipotesi peregrina, alcune questioni importanti in Italia
sono state affrontate con Referendum (divorzio ed aborto solo per citarne
alcune), e ci ricordiamo bene del ruolo propulsivo di Pannella. Come anche ci
ricordiamo delle tante proposte referendarie di Pannella che si arenarono sullo
scoglio del mancato quorum. Il dispositivo Referendario si può modificare e
renderlo più praticabile; e niente male il ricorso più spesso ai Referendum, ma
non può sostituirsi al necessario ruolo del Parlamento.
Allora
visto che con l’ultimo Referendum gli italiani (tranne io che non ho votato) si
sono espressi per un Parlamento di 400 deputati e 200 senatori, vedi Grillo,
visto che ti sei fatto chiamare garante, di contribuire per la realizzazione di
un Parlamento snello ed efficiente ed evita di mettere in crisi i tuoi dei 5
stelle che già arrabattano tra tante difficoltà.
Francesco Zaffuto
Immagine fuori testo - Riunione di Condominio e Fantozzi in una immagine del Film di Paolo Villaggio.
Chi rappresenti Grillo, e quali interessi difenda la sua politica, ancora non l'ho ben capito ma temo la sua democrazia diretta che non è per nulla chiara. Una democrazia che tiene conto di un gruppo di persone che sa usare il computer senza considerare gli altri milioni che ancora non ne hanno dimestichezza, o non se lo possono permettere, non mi pare tale e, anzi, mi pare selettiva, un modo per introdurre a piccoli passi una dittatura.
RispondiEliminaRitengo il ricorso al referendum un mezzo estremo di cui si sono appropriati i partiti. E comunque i social, che da anni usano il brutale si o no come espressione, hanno inquinato il mezzo. Chi promuove o cassa con un clic spesso non ha nessuna vera opinione e ritiene, a torto, di avere un'opinione pur non avendo compreso i termini di una questione o, peggio, non saperne nulla.
"Il fatto quotidiano" ha raccolto l'appello di dieci costituzionalisti e sta promuovendo una raccolta firme per dire BASTA alle liste bloccate. A me pare una buonissima idea e ne puoi leggere qui: https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2020/09/24/basta-con-le-liste-bloccate-gli-eletti-scelti-dai-cittadini/5941932/
Un saluto e grazie.
Concordo pienamente e grazie per l'informazione sulla questione "liste bloccate"
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