La giudice britannica Vanessa Baraitser, a due giorni dalla sentenza in cui ha respinto la sua estradizione, ha negato la libertà su cauzione, Julian Assange resterà in carcere in attesa di un eventuale in attesa dei ricorsi preannunciati da Washington.
Nils Muinieks, direttore
per l’Europa di Amnesty International ha dicharato:
“La decisione
di rifiutare la richiesta di libertà su cauzione a Julian Assange rende la
sua detenzione in
corso arbitraria e aggrava il fatto che ha sopportato condizioni punitive nella detenzione di massima sicurezza nella
prigione di Belmarsh per
più di un anno. Invece di tornare
finalmente a casa con i suoi cari e dormire nel suo letto per la prima volta in
quasi dieci anni, sarà ricacciato nella sua cella d’isolamento in una prigione
di massima sicurezza”. Per Muinieks le
accuse contro Assange “erano
politicamente motivate e
il governo britannico non avrebbe mai dovuto aiutare con tanta solerzia
gli Stati Uniti nella
loro incessante persecuzione di Assange
… il governo degli Stati Uniti si
sta comportando come se avesse giurisdizione in tutto il mondo per perseguire
chiunque riceva e pubblichi informazioni su illeciti governativi”
post inserito il
09/01/2021
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