Milano, cosa è rimasto di Expo

Dopo l’Expo di Parigi del 1889 rimase la Totte Eiffel; è ancora là, meta di milioni di visitatori.
Delle opere costruite per l’Expo di Milano rimane ben poco:
I due caselli piramidali che hanno incorniciato in piazza Cairoli e la Torre del Castello sforzesco stanno per essere definitivamente abbattuti. Nessuna nostalgia, soffocavano la piazza e la veduta della torre e dell’altra grande piazza del Castello. Sollevarono un grande strascico di polemiche fin dall’inizio della loro costruzione.

Due delle grandi statue sul cibo, alla maniera di Arcimboldo, sono state
collocate nella Villa Reale di Monza ed ormai sono irriconoscilbili per il degrado; la stessa materia con cui sono state realizzate pone dei problemi ad un qualsiasi tentativo di restauro.

Resta l’Albero della Vita e non si sa per quanto. Si era parlato di una sua ricollocazione in altra sede, ma a causa delle evidenti difficoltà logistiche e dei costi troppo elevati richiesti da un eventuale smontaggio e trasferimento, è ancora là ed è stato utilizzato per qualche spettacolo nel periodo estivo.

 Niente male, potrebbe rimanere ancora là, ma pare che fino ad ora non sia stata presa una decisione definitiva. Anche per quest’opera, il tipo di materiale usato difficilmente potrà creare le condizioni per una durata nel tempo.

L’Expo di Milano è stato, nel campo delle realizzazioni architettoniche ed artistiche, un investimento di durata breve, molto breve; anche se di soldi se ne spesero tanti.

post inserito il 04/11/2016
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