L'Unesco ha iscritto "L'Arte dei muretti a
secco" nella lista degli elementi immateriali dichiarati Patrimonio
dell'umanità. E' quanto si legge in un post sul profilo Twitter
dell'organizzazione che si congratula con gli 8 paesi europei che hanno
presentato la candidatura: oltre all'Italia, Croazia, Cipro, Francia, Grecia,
Slovenia, Spagna e Svizzera.
Il muretto a secco come elemento immateriale
fa un po’ sorridere, niente è più materiale di un muro a secco (pietre su
pietre sistemate con pazienza ad incastro e senza materiale di legamento); ma
va bene che l’Unesco li voglia ricordare per la particolare fattura.
A proposito di muretti a secco, una storia a sé la fa Ragusa (in Sicilia),
dove il reticolo dei muri a secco è enorme. Forse i muretti del ragusano, se
messi in fila, superano la muraglia cinese. Il muro a secco è stato spesso utilizzato per il cosiddetto
“limmitu” tra un fondo ed un altro; ma nella campagna di Ragusa si ramifica come una grande ragnatela: crea
terrazzamenti, circonda pochi alberi che sembrano chiusi in stanze appartate. La
grande quantità di pietre disseminate nella campagna ragusana ha permesso di
realizzare questa incredibile ragnatela che descrive l’operosità dei contadini
ragusani. (fr.z.).
Link di un video - Lu limmitu (confine tra due poderi per evitare liti e che a
volte generava liti per i suoi abusivi spostamenti – qui il link di una canzone
siciliana)
Post inserito il 01/12/2018
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