La casa
giaceva come giace la carcassa di un animale in decomposizione, con le costole
scoperte e i pochi lacerti di carne ai fianchi che attendono il lento lavoro
del sole e del vento con la rassegnata pazienza che è dei morti.
Arpa eolica
ringrazia Antonio Caputo per il permesso di pubblicazione di questo suo
intreccio d’immagine e poesia.
Il suo blog http://cosechedimentico.blogspot.com/
Post inserito il 12/11/2018
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