L'Italia, la sua festa e il suo inno

Dal blog Odissea http://libertariam.blogspot.it/


lunedì 1 giugno 2015


SORELLE D’ITALIA
Il nuovo Inno Nazionale per un’Italia diversa e migliore
di Angelo Gaccione

Goffredo Mameli
Angelo Gaccione al corteo anti-Expo del 1° Maggio a Milano

Cari lettori, care lettrici,
per questo 2 Giugno, festa della Repubblica, ho deciso di regalarvi il rifacimento del nostro “Inno Nazionale”
, sperando che vi piaccia o che almeno lo troviate di qualche interesse. Mi ero accinto nell’impresa di rifare il testo di Goffredo Mameli Dei Mannelli (questo era il suo nome intero), nel Dicembre del 2012, come potete vedere dalla data sotto il testo, dopo una serie di polemiche, a volte esagerate, a volte astiose, dimenticando che era stato scritto in una temperie di esaltazione patriottica (nell’Autunno del 1847) e da un giovane poeta genovese di appena vent’anni, e che morirà a 21, a Roma, l’anno successivo.
Sicuramente oggi l’Italia è cambiata, profondamente cambiata, ed il testo di quel lontano Inno appare ai nostri occhi e alla nostra sensibilità, oggettivamente retorico, ridondante, e forse inadatto alla situazione socio-politica che viviamo. Io ne ho riscritto il testo, quello che avete sotto gli occhi, e mi piacerebbe che a intonarlo pubblicamente, fossero i Modena City Ramblers alla loro maniera, oppure un coro di ragazze e ragazzi. Chissà, magari qualcuno viaggiando nello spazio liquido della Rete ci farà un pensierino. Ma se anche lo cantate voi (ora non potete trovare la scusa che il testo è difficile, retorico o guerrafondaio) senza dovervi sentire in imbarazzo, va bene lo stesso. Mi sono deciso a renderlo pubblico dopo la sortita del presidente del Consiglio Matteo Renzi alla inaugurazione dell’Expo. Tanto rumore per la sostituzione della parola morte con la parola vita. Io l’ho rifatto tutto: se vi scandalizzate peggio per voi.

Inno Nazionale
(Trascritto da Angelo Gaccione)

Sorelle d’Italia
vestitevi a festa
con fiori e ghirlande
cingete la testa
la nostra bandiera
in alto levate
il nostro Paese
la guerra
mai più farà.

Fratelli d’Italia,
alzate la testa,
per ladri e corrotti
nessuna pietà

Il vero nemico
è dentro i confini
briganti e assassini
futuro non c’è.

Coi popoli uniti
di tutta la terra
in pace e amicizia
l’Italia sarà
in pace e amicizia
l’Italia sarà
Sì!

Il nazionalismo
sarà cancellato
cannoni e confini
li si abolirà.

Mai più una madre
piagata e perduta
un figlio caduto
pianger dovrà.

Che l’unica gloria
sia la sua cultura
per la sua bellezza
amata sarà.

Restiam solidali
mai privi di onore
un popolo è grande
per la sua pietà.


Un popolo è degno
se nelle sventure
gentile e accogliente
si dimostrerà
se sa conservare
la propria pietà
Sì!

Milano, Natale 2012

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