IL DISTRATTO




IL DISTRATTO



E’ difficile. Molto.

Diciotto mesi fa
Faceva una retromarcia
Sopra di me con la sua mercedes.
Bianca …
Io la ricordo bianca
Accecante …
Come le luci di centinaia di oculisti.
E pesante …
Era pesante su di me
Come lo è stata poi una diagnosi.

Lui non mi ha vista!

Ma io ho visto la sua auto
Perché io vedevo, lui no.

Il bianco dell’auto
E il nero dell’asfalto
Sono la luce e il buio
Che vivo e vedo da quel giorno.
Senza più immagini
Ma solo immaginario
E vivo di ricordi e di emozioni.

E’ difficile. Molto.

Soprattutto ricordare lui
Il vero cieco, inconsapevole e distratto
Che su quell’auto bianca
Trasporta la mia vecchia vita
Fingendo ancora di vedere,
Con gli occhi miei rubati
Nascosti nel bagagliaio.

E’ difficile. Molto.

Non chiedo nulla indietro
Ma non distraetevi più,
Usate gli occhi come facevo io!
E tu, distratto carnefice,
Quando sei in quell’auto
Ricordatelo sempre
Che oggi guidi una bara.
Anche se sarà difficile.
Molto, … anche per te.


Laura Raffaeli – Roma, 12 novembre 2003

Tratta dalla raccolta di poesie  “Dalla Zigurrat di Ur” –  http://blindsight.eu/letture/Dalla_Ziggurat_di_Ur.pdf
Notizie sull’autrice su profili arpa eolica Raffaeli Laura
Il blog dell’autrice http://lauraffaeli.blogspot.it/
Immagine – una mercedes bianca, vista un po’ dall’alto in strada sull’asfalto


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3 commenti:

  1. Versi tranquillamente angoscianti.

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  2. grazie francesco! era il minimo che gli potessi scrivere a quel distratto che fece una retromarcia messaggiando mentre passavo con la moto, poi a soli 18 mesi dall'incidente! l'ho scritta per esercitarmi con il "programma parlante" con cui devo leggere e scrivere: perché è stata scritta al buio da una cieca inesperta, quale ero, una cosa difficilissima se ci ripenso.
    che serva a chi guida ancora: la distrazione di un attimo è il buio per sempre! ancor più buio se la distrazione è quella degli altri..
    noi vittime della strada siamo diventate troppe, una cifra che svela una silenziosa strage quotidiana (più di 60 pedoni morti al giorno e circa 40mila disabili gravi come me all'anno causati soprattutto dalla guida "distratta" degli italiani.
    io sono fortunata: è successo a me non a mio figlio, ma se al posto mio (che avevo 42 anni ed era 10 anni fa) ci fosse stato un sedicenne? avrebbe avuto lo stesso coraggio di dire dopo alla madre "scusa, non avevo visto, stavo leggendo un sms.."?
    questo distratto di cui parlo qui ancora guida, a me ancora non mi ha risarcito nessuno, sono cieca per sempre e pure mezza sorda grazie a lui, e non ho perso solo i sensi più importanti, in italia dopo la distrazione di qualcuno si perde tutto, dalla casa al lavoro, e si rimane con mille euro comprensivi di pensione da cieca civile e assegno d'accompagno, privi di ogni ausilio e sostegno.
    volevo dire qui, a distanza di anni, che la sicurezza stradale, comprese una scuola guida più rigorosa e il reale rispetto del codice della strada, ancora sono assenti in italia, quindi se qualcuno legge qui e guida, spero comprenda l'importanza di rimanere concentrati senza distrazioni, di rispettare il codice della strada in primis i passaggi pedonali e infine ..di non farsi guidare da una macchina.
    ciao, un caro saluto, laura

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