Medici senza frontiere: salvare vite è la nostra prima ed unica missione

Medici Senza Frontiere ha sempre seguito procedure standard basate su regolari contratti con gli agenti portuali e le aziende preposte allo smaltimento dei rifiuti al porto.
La vicenda della nave Aquarius,  coinvolta in una inchiesta  sullo smaltimento dei rifiuti sanitari,  rischia di screditare agli occhi di milioni di donatori “Medici Senza Frontiere”,  una delle istituzioni più importanti in materia di aiuti umanitari.  Qui di seguito la lettera dell’Organizzazione sanitaria inviata ai donatori italiani. Arpa eolica invita a darne ampia diffusione condividendo questo post. 

Gentile  donatore
ti scrivo per un commento sulla notizia di ieri del sequestro della nave Aquarius per presunte irregolarità nella gestione dei rifiuti di bordo. Il sequestro è stato richiesto dalla Procura di Catania. Il provvedimento di sequestro deriva da un’indagine sullo smaltimento dei rifiuti di bordo, con particolare riferimento ai vestiti dei migranti soccorsi, agli scarti alimentari e ai rifiuti dell’infermeria della nave.
Come puoi immaginare rifiutiamo categoricamente queste accuse e siamo pronti a chiarire i fatti e a rispondere delle procedure che abbiamo seguito e riaffermiamo con forza la legittimità e la legalità della nostra azione umanitaria.
La Procura sostiene che questi rifiuti dovevano essere considerati rifiuti sanitari a rischio e gestiti secondo apposite procedure, ma MSF ha sempre seguito procedure standard basate su regolari contratti con gli agenti portuali e le aziende preposte allo smaltimento dei rifiuti al porto, per questo siamo sereni e confidiamo nel corso della giustizia.
Da medici, è inaccettabile anche solo il sospetto di una simile ipotesi di reato: salvare vite è la nostra prima ed unica missione."Questa accusa attacca la professionalità di tutti gli operatori umanitari impegnati a controllare trasmissioni infettive in ben altri contesti come l’Ebola in Congo. La Tubercolosi e la Meningite non si trasmettono con i vestiti ” ha ricordato ieri in conferenza stampa Gianfranco De Maio medico MSF “Sono parole inaccettabili". Siamo sempre molto attenti a quelli che possono rappresentare elementi di contagio o di diffusione di malattie e possiamo affermare che nessun rischio sanitario è stato mai individuato sulle navi di soccorso dall’inizio delle attività in mare, men che meno legate alla pericolosità dei rifiuti.
Ovviamente diamo piena disponibilità a collaborare con le autorità italiane e ci auguriamo che si faccia chiarezza il prima possibile su questa ennesima, assurda accusa.
Da ieri tanti dei nostri donatori ci stanno chiamando per avere informazioni ma soprattutto per confermare la loro fiducia e il loro sostegno. Si fidano di noi e in questo momento scelgono di stare al nostro fianco perchè significa stare al fianco di chi difende l’umanità e l’aiuto umanitario. Sei un nostro prezioso sostenitore per questo per me è importante fornirti dettagli e non mancherò di segnalarti ulteriori aggiornamenti.  Clicca qui per vedere la conferenza stampa di ieri.
……………..
Spero di averti ancora al nostro fianco, oggi più che mai abbiamo bisogno del sostegno di chi ci accompagna da sempre.
Grazie
Anna Laura Anselmi
Direttrice raccolta fondi Medici Senza Frontiere

Post inserito il 22/11/2018
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