Ai confini del Parco naturale Veglia Devero si fanno strada nuovi impianti di risalita e piste da sci: salviamo l’Alpe Devero!
L’Alpe Devero è un ambiente
alpino meraviglioso: montagne aspre e dolci, orizzonti sconfinati. Larici,
acque e pascoli. Un ambiente ospitale e accessibile a tutti. Gestori e pastori
offrono accoglienza e prodotti tradizionali con un modello sostenibile
e in espansione. In molti la amano e frequentano, estate e inverno.
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Tra gli aderenti al “Comitato Tutela
Alpe Devero” sono Mountain Wilderness, Legambiente VCO, Italia Nostra VCO,
Salviamo il Paesaggio Valdossola, Pro Natura Piemonte, che difendono il
Devero. Anche il CAI dichiara: "Come CAI siamo impegnati per
lo sviluppo sostenibile delle Terre alte e per porre fine alla
devastazione dell’ambiente montano operato nel secolo e nei decenni
scorsi. Siamo contrari alla realizzazione di nuove infrastrutture,
nuovi impianti o all’ampliamento degli esistenti”. (E. Quartiani,
Vicepresidente CAI, Montagne360, maggio 2018).
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Il Devero è minacciato dal
progetto di un comprensorio sciistico denominato “Avvicinare le
Montagne”. Un piano proposto dalla società privata San Domenico Ski, in accordo
con la Provincia e quattro Comuni, che porterebbe al degrado di questa
meravigliosa regione delle Alpi.
o Il progetto danneggia per sempre
il paesaggio e l’ambiente: invece che bellezza, silenzio e biodiversità si
vogliono impianti permanenti e invasivi. Seggiovie a sei posti con
cupole in plastica, alti piloni, stazioni di 60 metri di lunghezza, bar e punti
panoramici in cemento, bacini e cannoni per la neve artificiale, nuove piste da
sci e slittini.
o Il piano mira a collegare Devero a San
Domenico tramite una funivia di 60 posti, con grandi piloni e due
enormi stazioni: un impianto nuovo, non consentito in un’area tutelata,
che diverrebbe però “inevitabile” una volta realizzato il resto.
o Un progetto proposto in gran
parte in zone protette: l’area confinante col Parco Veglia Devero è
tutelata dal Piano Paesistico Regionale approvato nel 2017 e riconosciuta dall’Unione
Europea tra le “Zone Speciali di Conservazione” di grande interesse
comunitario per garantire habitat, flora e fauna rari.
o Se si inizia qui, quanti altri
ambienti verranno calpestati?
o Un complesso sciistico fuori
tempo, basato su un modello turistico in calo per motivi
economici, climatici e culturali. Ogni anno noi contribuenti spendiamo
milioni di euro per ripianare le perdite delle stazioni sciistiche.
o Un investimento privato di 130 milioni
di Euro che ha come condizione una spesa pubblica di quasi 43 milioni
di Euro.
o Un progetto che porterebbe forse benefici
per pochi e certamente danni irreparabili e permanenti per
tutti
Vogliamo consegnare ai nostri
figli un ambiente unico nelle Alpi: l’incanto del Devero che è giunto
fino a noi.
Per questo
chiediamo di respingere il Piano Strategico “Avvicinare le Montagne”.
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Post inserito l'1/11/2018
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