Il 4 Novembre assistiamo a tutta la retorica sulla Guerra e sulla Unità d'Italia; ma la Guerra del 15/18 è lontana dal Risorgimento, è stata una guerra mondiale, uno stermino nel cuore dell'Europa dove vincitori e vinti sono usciti entrambi massacrati. Quella Guerra non fu compresa nel suo senso, e non fu mai superata nella coscienza europea, e lasciò non sanate le contraddizioni che portarono alla successiva seconda guerra mondiale ancora più sterminatrice.
Qui una canzone Non si conosce l'autore, probabilmente non c'è. Nacque spontaneamente fra i soldati stanchi di un macello insensato. Cantarla in pubblico ancora negli anni '60 comportava la denuncia per vilipendio delle Forze Armate. Oggi, chissà? Ricordiamola come auspicio per la Pace.
O Gorizia tu sei maledetta
La
mattina del cinque d'agosto
si muovevan le truppe italiane
per Gorizia, le terre lontane
e dolente ognun si partì
Sotto l'acqua che cadeva a rovesci
grandinavan le palle nemiche
su quei monti, colline e gran valli
si moriva dicendo così:
O Gorizia tu sei maledetta
per ogni cuore che sente coscienza
dolorosa ci fu la partenza
e il ritorno per molti non fu
O vigliacchi che voi ve ne state
con le mogli sui letti di lana
schernitori di noi carne umana
questa guerra ci insegna a punir
Voi chiamate il campo d'onore
questa terra di là dei confini
Qui si muore gridando assassini
maledetti sarete un dì
Cara moglie che tu non mi senti
raccomando ai compagni vicini
di tenermi da conto i bambini
che io muoio col suo nome nel cuor
Traditori signori ufficiali
Che la guerra l'avete voluta
Scannatori di carne venduta
E rovina della gioventù
O Gorizia tu sei maledetta
per ogni cuore che sente coscienza
dolorosa ci fu la partenza
e il ritorno per molti non fu.
post ripreso da http://camminareleggendo.blogspot.it/2014/11/o-gorizia-tu-sei-maledetta.html
L’
Europa circa cento anni fa
si muovevan le truppe italiane
per Gorizia, le terre lontane
e dolente ognun si partì
Sotto l'acqua che cadeva a rovesci
grandinavan le palle nemiche
su quei monti, colline e gran valli
si moriva dicendo così:
O Gorizia tu sei maledetta
per ogni cuore che sente coscienza
dolorosa ci fu la partenza
e il ritorno per molti non fu
O vigliacchi che voi ve ne state
con le mogli sui letti di lana
schernitori di noi carne umana
questa guerra ci insegna a punir
Voi chiamate il campo d'onore
questa terra di là dei confini
Qui si muore gridando assassini
maledetti sarete un dì
Cara moglie che tu non mi senti
raccomando ai compagni vicini
di tenermi da conto i bambini
che io muoio col suo nome nel cuor
Traditori signori ufficiali
Che la guerra l'avete voluta
Scannatori di carne venduta
E rovina della gioventù
O Gorizia tu sei maledetta
per ogni cuore che sente coscienza
dolorosa ci fu la partenza
e il ritorno per molti non fu.
La versione della canzone con
il video inserita in questo post, con collegamento a youtube, è corredata di alcune immagini del film
Uomini contro di Francesco Rosi. Questa versione cantata però non porta la
penultima strofa riferita agli ufficiali. Questa strofa, al di là dello stesso
contenuto, mostra che la canzone nacque e fu cantata da soldati di truppa che
si sentivano come portati al massacro dagli alti ufficiali. La maggior parte
delle versioni cantate censurano la penultima strofa. Rovistando su youtube si
può trovare la rara e bella versione cantata da Grazia De Marchi nella sua
integrità. Qui il link
post ripreso da http://camminareleggendo.blogspot.it/2014/11/o-gorizia-tu-sei-maledetta.html
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aggiornato il 03/11/2018
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