Si
tratta di due fontane dello scultore siciliano Michele Tripisciano, che hanno
la particolare storia di essere gemelle, e sono collocate in due piazze d’Italia: nel
comune di Marino e in quello di Caltanissetta.
La
prima fontana si trova nel Lazio nel comune di Marino
(località Castelli romani) – La fontana è collocata nella centrale Piazza
San Barnaba – e viene denominata - Fontana del Tritone o del Cavallo e fu commissionata a Michele Tripisciano nel 1889 dal Comune
di Marino;
nello stesso anno realizzò la
vasca di forma ellittica in travertino, alle estremità due beverini laterali
sormontati da stemmi e cornucopie sotto ad una delle quali è incisa la
data ANNO 1889,
mentre la scultura in marmo di Carrara (del Tritone che tenta di domare un
Cavallo marino) è del 1890, e fu eseguita dal Tripisciano dopo che aveva
realizzato il bozzetto in gesso.
Attorno alla fontana era posizionata
un'alta cancellata, tolta negli trenta per l’editto del "ferro alla Patria"
. La cancellata non venne più ripristinata ed alcuni restauri alla fontana, danneggiata in maniera non
rilevante nella seconda guerra mondiale, sono stati compiuti dallo scultore
marinese Giorgio Fanasca.
Dal dopoguerra ad oggi durante la Sagra dell’Uva la fontana del Tritone è
una di quelle che partecipano al "miracolo delle fontane che danno
vino".
La Fontana del Tritone di
Caltanissetta venne a nascere dallo stesso bozzetto in gesso che aveva
realizzato Michele Tripisciano, e tanti anni
dopo.
Quel grande bozzetto in
gesso del Tritone faceva parte del lascito fatto dallo scultore al suo Comune
di nascita Caltanissetta e venne posto nell’androne del Palazzo del comune
Palazzo del Carmine, e lì rimase fino al 1955. In quell’anno il Comune approvò
il progetto dell’architetto Gaetano Averna di costruire sulla base del bozzetto
di Tripisciano una grande fontana da collocare nella più importante piazza
della città, Piazza Garibaldi, nel centro della piazza tra de due grandi chiese
(la Cattedrale e San Sebastiano).
Il
progetto consisteva nell’utilizzare lo stesso bozzetto del Tripisciano come
calco per il gruppo in bronzo del Tritone. Era evidente che la perplessità
maggiore consisteva nel sacrificio del bozzetto originario per la realizzazione
in bronzo. Quella perplessità venne superata cercando d’interpretare l’antico desiderio dello stesso grande scultore nisseno
di voler lasciare una grande opera alla sua città. La posizione del gruppo, nella nuova fontana,
venne modificata, rispetto all’originale, ruotando il Tritone in posizione
parallela al cavallo, per metterla in relazione e contrasto ai due mostri marini che emergono ai due lati
della fontana, mostri marini che sono
stati realizzati appositamente per quella collocazione dallo scultore
palermitano G. Rosone del 1955.
La grande fontana progettata da G. Averna
venne a sostituire un antico lampione in ferro a 5 luci che era posto al centro
della piazza e fu inaugurata il 15 dicembre del 1956. Link per notizie e foto
Post inserito
il 17/01/2018
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