(motivi della
lunga pausa di Arpa eolica dal 17 luglio
2019 all’ 11/10/2019, di Francesco
Zaffuto)
1.
Può arrivare
il momento di un viaggio per la Via Lattea.
Chi pensa di vedere qualcosa di strabiliante durante il viaggio, se lo scordi. Se proprio sta cercando qualcosa di luminoso,
meglio che vada a fare una passeggiata in centro.
2.
Chi come me
è rimasto incastrato, per promesse, curiosità, illusione, malattia, c’è poco da
fare: gli tocca fare l’astronauta e farsi
spedire in viaggio per la Via Lattea.
3.
Il viaggio
implica dieci anni della tua vita per farlo, e 10 anni della tua vita per
riprenderti dalla fatica di averlo fatto. Non puoi fare più di quattro viaggi
per la Via Lattea durante la tua vita – quatre vingts (dicono i francesi) – e
la vita è terminata – per i più
fortunati.
4.
In ogni caso
le tappe del viaggio sono solo quattro nella Via Lattea : Terra – Pianeta Blu
(che non vi dico) – Pianeta Alabastrino (di cui apprenderete appresso) – Terra.
Allora sono tre! No, quattro se vuoi in qualche modo tornare e non
restare a vagare come un citrullo nello spazio.
Almeno venire a morire in Terra.
5.
Di questo
viaggio non si capisce chi ne sentisse la necessità: tu no, gli altri meno che
mai. Forse ne sentiva la necessità
l’Opinione Pubblica. Forse era così. C’era
sempre Lei di mezzo.
6.
BOOHMM, partito – e ti accorgi che era una
trappola! Volevano separami dal mio
Amore e ci sono riusciti, ed ora come farò per riTROVARLA.
7.
Le farò un
prelievo più doloroso – Perché? – Perché preleverò del sangue arterioso - significa un prelievo dalle arterie e non
dalle vene – le arterie sono più difficili
da individuare. E tu (io nei fatti) che non sapevi di avere le arterie
chiedi: perché lo fate? Perché è più
buono ovviamente – rispose Lei elevando la sua dolce espressione aquilina. E lo
spazio comincia a roteare.
8.
Tutto
pronto. Stupidamente pensavi (pensavo) che mi avrebbero inserito in qualche
astronave o capsula per poi lanciarmi. Niente di tutto questo, ormai per viaggiare
nello spazio si usava il metodo del colonnello Storm: venivi disassemblato – o dissolto – o smontato - o dematerializzato – ridotto ad un ologramma
– e poi spedito ad una velocità di poco superiore alla luce nell’altra stazione
spaziale. Passati dieci anni ti
assemblavano nuovamente nel posto dove eri arrivato. Poteva succedere qualche
inconveniente: il colonnello Storm
arrivò privo del braccio sinistro. Ma la
tecnologia andava migliorando.
9.
La
tecnologia era avanzata ed ottima, ma guai a mettersi in viaggio senza avere un
Mantra da portare con sé. Il rischio di perdersi era notevole senza un Mantra.
E se il Mantra era azzeccato, c’erano
più possibilità che tutto filasse liscio per il viaggio. Il Mantra doveva
essere personale ed universale. Lo
trovai, ormai ero sicuro, era: “Mamma
Mia” . Poco importa se richiamava una vecchia canzone degli anni ’80 – degli
Abba pare, non so – Ma era un Mantra totale (personale ed universale), metteva
insieme il Mia con Mamma.
10.
C’era tutto
per il viaggio e si parte. Tutto quell’ammasso di pietre vagati nella Via Lattea
io non lo vedevo, facevo parte con le mie ossa smembrate del pulviscolo
rutilante.
11.
Dopo dieci
anni di viaggio, si sentì gridare nella stazione di ricevimenti del Pianeta Alabastrino.
Ci vuole un idraulico per l’assemblaggio dell’astronauta arrivato! Sì. Rispose
una voce, ma non intendo fare fattura. Che cosa è la fattura? Una di quelle
cose che usano sul pianeta Terra e fanno
perdere un sacco di tempo. Qui nel Pianeta Alabastrino tutto è chiaro tutto è
limpido, tutto è trasparente e non perdiamo tempo con questa pratica della
fattura. L’idraulico dopo aver chiarito
la questione, produsse il riassemblamento del corpo dell’astronauta (il
mio) e fui prelevato alla stazione del Pianeta Alabastrino.
12.
Forse per il
fine settimana sarà dimesso dall’Ospedale, disse la Dottoressa. Come si sente
quando cammina, non le gira la testa? E allora Sì, va bene.
!3.
Domanda di rito.
Ma lei che cazzo c’è venuto a fare nel Pianeta Alabastrino? Ovviamente la
domanda veniva posta in diverse lingue e modi di diversa gentilezza. Per respirare.
Nel Pianeta Alabastrino si respira a pieni polmoni, mentre nel Piane Terra
si comincia a non capire come si deve fare per respirare.
E dopo cosa farà? Ritornerò sul Pianeta Terra per dire che sul Pianeta Alabastrino
si respira molto bene . Ma pensa che troverà ancora il Pianeta Terra dopo altri
10 anni di viaggio? Penso proprio di Sì.
14.
Cosa fanno
nel Pianeta Terra quelli che chiamate Umani? Man mano che si svegliano gli Umani aggiungono
pizzini nella loro grande bacheca che chiamano Internet per ricordare qualcosa
della loro Fottuta Memoria.
15.
E dopo altri
10 anni, al ritorno sulla Terra, scrisse (scrissi) un pizzino per Internet: “un tempo sulla Terra si respirava come si respira sul Pianeta Alabastrino.”
Sei un fantasioso e ironico scrittore - un vero scrittore - e come tale non potevi lasciar passare l'avventura senza prima averci giocato un po'.
RispondiEliminaAl tuo eroe letterario non servirà l'internet-pizzino... gli basterà tornare qui e sfogliare questo e gli altri blog collegati.
Bentornato Francesco.
Grazie - ciao
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