Canzoni alla LUNA dopo l’orma del piede umano


Quest’anno cinquantenario del primo allunaggio di un essere umano sulla luna – il 20 luglio 1969 –  Arpa  sta realizzando  dei post dedicati alla LUNA con cadenza quasi settimanale; non tanto per la ricorrenza in sé, ma per tentare di esaminare l’immaginario umano prima e dopo quell’evento.
Anche dopo l’orma del piede umano, si sono continuate ad comporre canzoni dedicate alla LUNA – e in questo post  ne vogliamo ricordare tre:
SPUNTA LA LUNA DAL MONTE  -  E LA LUNA BUSSO’ – LA LUNA -
SPUNTA LA LUNA DAL MONTE   - arrivò al festival di Sanremo nel 1991, era la versione in italiano della canzone  Disamparados, scritta da Luigi Marielli, componente dei Tazenda, che la affidarono ancora inedita a Pierangelo Bertoli per presentarla  al festival -  Era una LUNA eterna – spuntava dal monte  tra  volti di pietra e strade di fango … – la canzone ebbe un notevole successo da parte della critica e da parte del pubblico – e l’alternarsi della forte e splendida voce di Bertoli, che la cantava in italiano, con la voce in sardo dei Tazenda,  gli conferiva una particolare suggestione.   
Qui da youtube la riproponiamo in un video

  Pierangelo Bertoli con i Tazenda 

https://www.youtube.com/watch?v=5ltZZ8Pcxm4

In fondo al post il Testo

E LA LUNA BUSSO’ -  Estate del 1979 -  E’ una LUNA molto particolare, è come un essere umano tenuto in disparte e al margine di un mondo ottuso, eppure  è luminosa, splendida e testarda, non si arrende e si ripresenta… – L’eccellente   interpretazione di Loredana Berte si venne ben a coniugare  con un arrangiamento musicale  originale e ben ritmato.  La canzone fu composta da Mario Lavezzi con testo di Oscar Avogadro e Daniele Pace; lo stesso Lavezzi ne firmò l'arrangiamento  a quattro mani con Anthony Rutherford Mimms
Qui da youtube la riproponiamo in un video

 
... E La Luna Busso'  Loredana Bertè  

https://www.youtube.com/watch?v=e1YCfXd5jlk


In fondo al post il Testo

Un altro Post con Canzoni dopo il piede umano sulla luna è quello dedicato  da Arpa eolica a
LA LUNA – di Edoardo ed Eugenio Bennato

TESTI

SPUNTA LA LUNA DAL MONTE 

Notte scura, notte senza la sera
notte impotente, notte guerriera
per altre vie, con le mani le mie
cerco le tue, cerco noi due.
Spunta la luna dal monte
spunta la luna dal monte.
Tra volti di pietra tra strade di fango
cercando la luna, cercando
danzandoti nella mente,
sfiorando tutta la gente
a volte sciogliendosi in pianto
un canto di sponde sicure
ben presto dimenticato
voce dei poveri resti di un sogno mancato
In sos muntonarzos, sos disamparados
chirchende ricattu, chirchende
in mesu a sa zente, in mesu
a s'istrada dimandende.
Sa vida s'ischidat pranghende
bois fizus 'e niunu
in sos annos irmenticados
tue n'dhas solu chimbantunu
ma paren' chent' annos.
Coro meu, fonte 'ia, gradessida
gai purudeo, potho bier'sa vida.
Dovunque cada l'alba sulla mia strada
senza catene, vi andremo insieme.
Spunta la luna dal monte
beni intonende unu dillu
spunta la luna dal monte
spunta la luna dal monte
beni intonende unu dillu
spunta la luna dal monte
beni intonende unu dillu
In sos muntonarzos, sos disamparados
chirchende ricattu, chirchende
in mesu a sa zente, in mesu
a s'istrada dimandende.
Sa vida s'ischidat pranghende
Tra volti di pietra tra strade di fango
cercando la luna, cercando
danzandoti nella mente,
sfiorando tutta la gente
a volte sedendoti accanto
un canto di sponde sicure
di bimbi festanti in un prato
voce che sale più in alto
di un sogno mancato
In sos muntonarzos, sos disamparados
chirchende ricattu, chirchende.

E LA LUNA BUSSO’
E la luna bussò
Alle porte del buio
Fammi entrare
Lui rispose di no
E la luna bussò
Dove c'era il silenzio
Ma una voce sguaiata
Disse non e più tempo
Quindi spalancò
Le finestre del vento e se ne andò
A cercare un po più in là
Qualche cosa da fare
Dopo avere pianto un po'
Per un altro no per un altro no
Che le disse il mare
Che le disse il mare
E la luna bussò
Su due occhiali da sole
Quello sguardo
Non si accorse di lei
Ed allora provo
Ad un party in piscina
Senza invito non entra
Nemmeno la luna
Quindi rotolò
Su champagne e caviale e se ne andò
A cercare un po’ più in là
Qualche cosa da fare
Dopo avere pianto un po'
Per un altro no per un altro no
Di un cameriere
E allora giù quasi per caso
Piu vicino ai marciapiedi
Dove e vero quel che vedi
E allora giù senza bussare
Tra le ciglia di un bambino
Per potersi addormentare
E allora giù fra stracci e amore
Dove e un lusso la fortuna
C'è bisogno della luna
E allora giù giù, giù
E allora giù quasi per caso
Più vicino ai marciapiedi
Dove e vero quel che vedi
E allora giù senza bussare
Tra le ciglia di un bambino
Per potersi addormentare
E allora giù fra stracci e amore
Dove è un lusso la fortuna
C'è bisogno della luna
E allora giù giù,
Giù giù giù
Giù


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https://it.wikipedia.org/wiki/E_la_luna_buss%C3%B2/Folle_citt%C3%A0


Post inserito il 09/02/2019
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