Tutto il pattume umano in mare – anche quello nucleare

 

Sta in attesa,  in stoccaggio in grandi contenitori, l'acqua iniettata dai reattori nucleari di Fukushima nel 2011, e si prevede di scaricarla in mare a partire dal 2022. 

La capacità di stoccaggio  sarà presto saturata, e le autorità giapponesi hanno valutato varie soluzioni negli ultimi anni.  All'inizio del 2020, esperti commissionati dal governo hanno raccomandato lo scarico in mare, una pratica già esistente in Giappone e all'estero negli impianti nucleari operativi. 

L’acqua è stata più volte filtrata per liberarla della maggior parte delle sue sostanze radioattive ma il trizio non può essere eliminato con le tecniche attuali. 

Gli esperti dicono che il trizio, un isotopo radioattivo dell'idrogeno, è dannoso per l'uomo solo in dosi molto elevate, mentre l'Agenzia internazionale per l'energia atomica afferma che è possibile diluire le acque reflue filtrate con acqua di mare prima che vengano rilasciate nell'oceano. Ai pesci non si chiede niente perché sono sordi e muti – e qualche pesce che avrà bevuto tanto trizio finirà  in qualche zuppa o in qualche sushi.

Immagine Edifici del reattore e serbatoi di stoccaggio per l'acqua contaminata presso la centrale nucleare di Fukushima Daiichi della società di Tokyo Electric Power Foto: Kazuhiro Nogi / AFP via Getty Images . da:  The Guardian del 16/10/20  https://www.theguardian.com/world/2020/oct/16/japan-to-release-1m-tonnes-of-contaminated-fukushima-water-into-the-sea

Post inserito il 17/10/20


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