SCUOLA: LA PESTE del REGISTRO ELETTRONICO



Per chi, diventato grande, e non frequenta più la scuola,  voglio ricordare che esistono  due registri (o giornali):

-uno chiamato registro di classe, una specie di giornale di bordo della nave classe, dove vengono annotati: ore di lezione, argomenti svolti, note per compiti, comunicazioni ed annotazioni disciplinari (sempre a disposizione nella classe e gli studenti possono consultarlo quotidianamente);
– un altro è il registro del docente per singola disciplina, dove il docente annota, valutazioni, assenze degli studenti, elementi del programma svolto, e sue particolari e specifiche annotazioni (registro riservato del docente che se vuole  può mostrare agli allievi e che deve mostrare al dirigente scolastico quando lo chiede).
  Registri operativi ed importanti in itinere; ma il processo valutativo viene poi in effetti a compiersi nelle sedute collegiali di scrutinio di trimestri o quadrimestri.
 Il registro elettronico, che già da circa15 anni in uso,  è un  registro aggiuntivo che non ha eliminato i precedenti;  su tale registro i docenti vengono chiamati a copiare le stesse cose che sono state già inserite nei due registri ufficiali, e comporta un inutile e tedioso aggravio di lavoro burocratico per i docenti. E se il tutto si fermasse all’inutile il danno sarebbe contenuto.
  Il problema è che spesso le scuole utilizzano i contenuti dei registri elettronici per fare delle comunicazioni alle famiglie. Comunicazioni che hanno  una periodicità diversa da scuola a scuola:  alcune scuole applicano il buon senso di utilizzare le informazioni del registro elettronico per una comunicazione a metà quadrimestre; altre scuole arrivano ad una periodicità così elevata al punto da far pervenire subito alle famiglie tutti i voti ed elementi di valutazione.  Se poi il tutto diventa online e via mail, velocità e stress aumentano.
 Elementi di valutazione negativa che magari il docente stava cercando di recuperare in itinere si abbattono come una mannaia nei rapporti docenti/studenti/famiglie  aumentando stress ed equivoci comunicativi.
 Mentre convocare i genitori di un allievo in difficoltà per un colloquio, se il colloquio viene condotto con professionalità e moderazione, può essere risolutivo di molti problemi; le comunicazioni di risultati a distanza portano o a sovrastimare  o a sottostimare gli studenti con tutti i riflessi psicologici che possono generare.
 IL REGISTRO ELETTRONICO, è sostanzialmente una peste che tende ad ammorbare i rapporti scuola/famiglia/studenti.
Ricordo che quando insegnavo e mettevo un brutto voto nel mio registro cartaceo a un mio studente, gli dicevo anche: "vedi che fra qualche giorno ti interrogo di nuovo";  ben diverso è scrivere un 4 su un registro elettronico e fare una comunicazione immediata alla famiglia.  La lentezza a scuola aiuta e non crea stress,
Francesco Zaffuto

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Post inserito il 10/03/2018
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5 commenti:

  1. l'on-line doveva cambiare e velocizzare ogni pratica, processo, informazione ma, per adesso, pare sia fonte di equivoci e d'intralcio.
    Ci sono informazioni che, invece di favorire, creano dannose ansie. Chissà come avrebbe commentato questo tuo post la nostra Ambra.
    Ciao.

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    Risposte
    1. mi manca tanto la sua attenzione sapiente e garbata

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    2. Ambra aveva uno stile che riusciva a penetrare anche l'animo di chi non la conosceva affatto!

      Decisa a sciverle ormai,mi ritrovai nel vuoto assoluto,seppi che non era più su questa terra...Provai una strana sensazione,ma anche un senso di vicinanza per questa sua lontananza!

      Spesso la rivedo a commentare dove incrocio altre persone ....è successo anche con te Francesco ,leggendo le tue poesie.

      L.

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    3. sì leggeva spesso i miei post; ed ho avuto anche la fortuna di conoscerla personalmente. Organizzava ogni anno un incontro tra blogger in diverse città d'Italia. Alcuni incontri si svolsero a Milano e vi partecipai. Sostanzialmente si trattava di un pranzo e una passeggiata per la città insieme a persone che si conoscevano solo tramite internet, ma tramite il miracolo che sapeva fare lei s'incontravano dal vivo.

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  2. Già, comprendo bene quel che scrivi,e mi dispiace che ti manchi quel tipo di attenzione sapiente e garbata...ma credo che in qualche modo lei riesca comunque ad essere presente e a tenere unito il legame con tutti voi,magari solo continuando ad essere attivi nei vostri progetti di bellezza che caratterizzano il senso stesso di quel legame...

    L.

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