Era il 3 marzo del 1918, quando venne firmato Il trattato di Brest-Litovsk , un trattato di pace tra la Russia
(dove si doveva consolidare la rivoluzione bolscevica) e gli Imperi centrali. La
città dove venne firmato il trattato di Brest-Litovsk si chiama oggi solo Best e
ed è collocata in Bielorussia.
Uno dei
primi atti del nuovo governo rivoluzionario russo fu la proposta rivolta a
tutti i belligeranti di un immediato armistizio generale per giungere entro
breve tempo ad una conferenza per una pace. Nessuno degli altri belligeranti,
tranne la Germania, dà segno di aver ricevuto la proposta russa. Nel
dicembre del 1917 il governo russo concorda con la Germania un armistizio
e l'apertura di trattative di pace.
Alla
vigilia del trattato la situazione era questa:
Al momento della rivoluzione d’ottobre la Russia aveva sotto le
armi quasi dieci milioni di uomini, nella stragrande maggioranza di provenienza
contadina, di cui circa sei milioni distribuiti sui vari fronti. Si trattava di
un esercito in via di dissoluzione dove le diserzioni erano un fenomeno
quotidiano. I soldati, insieme agli operai dell'industria bellica, erano uno
dei pilastri della rivoluzione, che avevano appoggiato la rivoluzione in nome
della pace,
Gli Imperi centrali erano interessati
a distoglierne truppe, da inviare in rinforzo ad altri fronti di maggior
rilevanza.
Le
condizioni che la Germania pose per la pace furono pesanti, sia per
cessione diretta alla Germania sia per concessione d’indipendenza, come nel
caso dell'Ucraina. Tra i bolscevichi le posizioni furono diverse e
contrastanti: la sinistra, appoggiata anche dai socialisti-rivoluzionari di
sinistra, propose di non accettare e di portare ad oltranza la guerra
rivoluzionaria. Anche Lev Trotsky fu
contrario alla pace alle condizioni del diktat germanico. Lenin riteneva che la pace andasse
firmata ad ogni costo, era una delle promesse rivoluzionarie fatte al popolo,
ed ottenne l'autorizzazione dal Comitato
Centrale del Partito Bolscevico a firmare la pace.
Nel trattato di Brest-Litovsk i firmatari furono la Russia bolscevica da un lato e
l'Impero tedesco, l'Austria-Ungheria, la Bulgaria e l'Impero ottomano
dall'altro.
Il trattato segnò il ritiro definitivo della
Russia dalla Prima Guerra mondiale, uno dei più sanguinosi conflitti della
Storia. La guerra continuerà ancora fino al novembre seminando morte in Europa,
migliaia e migliaia di giovani soldati continuarono a perdere la vita.
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inserito il 04/03/2018
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