La recente legge
approvata
in Polonia
che obbliga
su come
raccontare
la Storia
dei campi
di concentramento
nazisti.
Il Senato
polacco dominato dal partito conservatore Diritto e giustizia (Pis) del leader
Jaroslaw Kaczynski, nonostante le proteste dell’opposizione, ha approvato la
controversa legge con la quale si puo' condannare fino a tre anni di prigione
coloro che attribuiscono alla nazione o lo stato polacco la
corresponsabilita' per l'Olocausto oppure negano i crimini compiuti
durante la guerra sui polacchi da parte degli nazionalisti ucraini.
La
votazione, avvenuta poco prima delle 2 della notte del 2 febbraio 2018,
favorevoli alla legge erano 57 senatori, 23 contrari e due astenuti.
Successivamente, dopo pochi giorni Il presidente della Repubblica Andrzej Duda ha firmato
l’atto di promulgazione della legge.
Di seguito una riflessione di
Bernard Guetta
I
campi di sterminio non erano certo polacchi, ma ciò non toglie che
l’antisemitismo era estremamente diffuso nella Polonia del ventesimo secolo. Diversamente da quello nazista, non si
trattava di un antisemitismo ideologico e razziale che considerava gli ebrei
come subumani da sterminare, ma piuttosto di un’ostilità politica con cui i
nazionalisti avevano finito per considerare gli ebrei come avversari
dell’identità, storica e cattolica, della Polonia. Non possiamo paragonare il
fenomeno alla crudeltà nazista, ma questo antisemitismo era talmente forte che
alcuni polacchi, nelle campagne, arrivarono a massacrare i loro vicini ebrei
durante la guerra e anche nell’immediato dopoguerra. Alla fine degli anni
sessanta il partito comunista organizzò una campagna antisemita così violenta
che la quasi totalità degli ebrei polacchi sopravvissuti al nazismo fu
costretta a lasciare il paese.
Questi sono fatti, ma è anche vero
che molti polacchi hanno contribuito a salvare gli ebrei, più che in qualsiasi
altro paese, e che non è mai accaduto (diversamente dalla Francia) che i
poliziotti arrestassero gli ebrei e li consegnassero ai nazisti. Il governo
polacco in esilio, tra l’altro, è stato il primo governo a denunciare e
documentare la politica di sterminio condotta dai nazisti.
Si tratta insomma di una faccenda molto complessa. La legge non
può riscrivere sommariamente la storia. Nazionalista o meno, il governo polacco
non avrebbe mai dovuto lanciarsi in un’operazione che inevitabilmente
risveglierà ricordi dolorosi per molti ebrei polacchi, tanto che il governo
israeliano, attraverso le parole del suo primo ministro Benjamin Netanyahu, ha
parlato di volontà negazionista. Una legge è troppo semplice per poter
raccontare la storia.
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Post inserito
il 16/02/2018
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Mia nipote di sette anni, mi ha chiesto cosa sono le razze. Non è stato facile trovare parole a spiegare quel che a me pare ancora oggi incredibile e poco umano. Ieri me la sono cavata ma oggi sto preparandomi per altre domande che, sono certa, arriveranno.
RispondiEliminaTi ringrazio per l'argomento e per i link.
la diversità delle razze è uno degli aspetti più belli dell'umanità.
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